Mercoledì, 01 maggio 2024 - ore 14.09

Contratto Uneba - I sindacati accettano maggiori flessibilità

| Scritto da Redazione
Contratto Uneba - I sindacati accettano  maggiori flessibilità

Contratto Uneba - I sindacati accettano l’utilizzo di maggiori flessibilità nel nostro lavoro ma chiedono contenimento, controllabilità, diritti minimi e priorità di accesso al lavoro stabile. L’aumento degli intervalli nel contratto a termine, introdotti dalla riforma del lavoro, congiuntamente giudicato una inutile ed improduttiva perdita di reddito.
Martedì 18 settembre a Firenze si è tenuto il secondo incontro con le organizzazioni sindacali finalizzato al rinnovo del CCNL Uneba.
Procedendo per tappe progressive, Uneba e organizzazioni sindacai stanno rivedendo tutta la parte normativa, sia per adeguarla all’evoluzione legislativa nel frattempo intervenuta, sia per introdurre nuovi istituti di flessibilità e produttività.
Nell’incontro sono stati affrontati i primi argomenti: apprendistato – contratto a termine – contratto intermittente (c.d. “a chiamata”) – part time – salute e sicurezza.
L’apprendistato ed il contratto intermittente potranno non avere, nel settore Uneba, un utilizzo estensivo per loro intrinseche limitazioni, tuttavia essi rappresentano pur sempre un’opportunità.
I sindacati non sono pregiudizialmente contrari alle varie forme di lavoro “precario”, ma chiedono:
1.contenimento del fenomeno nel settore
2.governabilità del fenomeno, o quanto meno controllabilità attraverso opportuni flussi informativi
3.garanzia per il lavoratore precario di alcuni diritti minimi garantiti
4.diritto di priorità del lavoratore precario rispetto ad assunzioni a tempo indeterminato per le stesse mansioni
5.carattere di sperimentalità in alcuni casi
 
L’Uneba ha espresso un sostanziale consenso su questi obiettivi di carattere generale, salvo entrare nel merito, soprattutto per evitare di introdurre, di fatto, nuove forme di rigidità al sistema.
Un comune giudizio negativo è stato espresso dalle parti sull’allungamento degli intervalli tra un contratto a termine e l’altro, introdotto dalla Riforma del lavoro (Legge 28.6.12 n.92). Si tratta di una inutile perdita di reddito per il lavoratore, senza alcun riflesso né rispetto alla lotta alla precarietà né alla protezione del lavoro precario. Nel settore socio-assistenziale, questa riforma può tradursi anche in perdita di opportunità lavorative e deterioramento della qualità del servizio. Le parti si sono ripromesse di utilizzare le possibilità di deroga nell’ambito della contrattazione collettiva settoriale.

fonte: http://www.uneba.org/contratto-uneba-proseguono-le-trattative/

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