Venerdì, 17 maggio 2024 - ore 06.16

Viadana (MN), sciopero dei lavoratori/lavoratrici della Viadana Facchini-Composad

Sciopero scattato alle 04:00 di oggi

| Scritto da Redazione
Viadana (MN), sciopero dei lavoratori/lavoratrici della Viadana Facchini-Composad

Da oltre 90 giorni si è aperta la vertenza dei lavoratori e delle lavoratrici della Viadana Facchini impiegati in Composad per l’applicazione del CCNL e la garanzia dei posti di lavoro nel rinnovo dell’appalto. Dopo lo sciopero del 9 dicembre e la firma dell’accordo con la cooperativa, quest’ultima ha disatteso gli impegni presi, continuando come negli ultimi 4 anni a non applicare integralmente il CCNL. Pur ritenendo gravissimo un tale atteggiamento, vista la particolare delicatezza della fase di rinnovo del contratto d’appalto (formalmente scaduto il 31/12/2015), i più di 170 lavoratori rappresentati da ADL Cobas hanno individuato nell’apertura urgente di un tavolo con committenza e tutte le rappresentanze sindacali l’unica via utile per trovare una soluzione che tenesse in considerazione le loro legittime rivendicazioni. Richiesta avanzata ufficialmente in almeno tre diverse occasioni nonché in modo pubblico tramite gli organi d’informazione locali.

In questo periodo, però, si è perpetrata una situazione d’incertezza e confusione, unita a un grave atteggiamento di chiusura, in particolare da parte della committente Composad, nel probabile e colpevole tentativo di nascondere le proprie responsabilità nei confronti di 250 lavoratori. In primo luogo, la Viadana Facchini non ha fornito alcuna informazione ufficiale e precisa né alla nostra O.S. né ai suoi stessi soci-lavoratori circa le condizioni alle quali stanno attualmente lavorando con l’appalto scaduto, mentre si continuano a verificare enormi problemi di continuità lavorativa degli addetti. Come spesso denunciamo, la figura di socio-lavoratore, invece che garantire compartecipazione alle scelte della cooperativa, viene utilizzata solo ed esclusivamente come dispositivo di ricatto e di privazione di diritti e salario.

In secondo luogo, mentre Composad ha del tutto ignorato le nostre richieste, sappiamo per certo che ha avuto ripetuti incontri con rappresentati di FILT-CGIL e FIT-CISL, che tra i lavoratori coinvolti rappresentano una netta minoranza. Riteniamo inaccettabile questo modo d’agire poiché ci dice che per l’Azienda non è un problema contraddire apertamente il principio di rappresentanza reale e ignorare del tutto le istanze, scelte e rivendicate in maniera democratica, di decine e decine di persone che per anni hanno contribuito alla crescita dell’azienda dei Saviola: altro che «clima di affetto e cordialità per i propri “collaboratori”», come si legge nel sito del gruppo.

A partire da questo atteggiamento, nelle ultime due settimane sono quindi state messe in campo forme di lotta intermedie – blocco degli straordinari e del lavoro nel weekend – che dessero il segnale della determinazione dei lavoratori, lasciando comunque lo spazio per l’apertura di un normale confronto tra le parti. Un possibilità che però non si è voluto cogliere. Registrata quindi l’impossibilità di avere degli avanzamenti sul piano della trattativa, i lavoratori e le lavoratrici hanno deciso di non continuare a vedere umiliate le proprie rivendicazioni e di incrociare le braccia per dare un segnale forte e chiaro contro qualsiasi soluzione che non coinvolga in maniera trasparente loro e le rappresentanze sindacali che hanno liberamente scelto.

Ribadiamo ancora una volta la nostra completa disponibilità per l’apertura urgente di un tavolo di confronto congiunto tra cooperativa, committenza e organizzazioni sindacali, all’interno del quale si debba ragionare di: esplicitazione dei termini della proroga del vecchio Appalto e ripristino immediato del CCNL con corretta corresponsione degli istituti retributivi; inserimento nel rinnovo dell’Appalto di criteri quali la salvaguardia delle posizioni lavorative e la piena applicazione del CCNL come base di partenza della contrattazione aziendale; analisi e trattamento delle differenze retributive, maturate dalla mancata applicazione del CCNL negli anni scorsi, da parte della cooperativa e, in responsabilità solidale, della committenza.

Crediamo che una tale richiesta sia oltre ogni dubbio legittima nonché necessaria per garantire un normale e sereno svolgimento delle attività produttive nello stabilimento e per raggiungere tale obiettivo siamo pronti a portare avanti nei prossimi giorni la mobilitazione. Ci appelliamo infine alla forze sociali e istituzionali del territorio affinché intervengano per garantire un normale percorso di trattativa nel rispetto della legalità sul lavoro e delle prerogative sindacali, e per scongiurare il rischio che tale situazione si trasformi in un emergenza di carattere sociale per il territorio.

Lavoratori e lavoratrici della Viadana Facchini/Composad

Ass. Diritti Lavoratori - ADL Cobas

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