Giovedì, 18 aprile 2024 - ore 10.37

Viadana Nucleo Inserimenti Lavorativi di ASC Oglio Po

Nel 2020 22 nuove assunzioni, stabili i tirocini (61 attivati): il Covid non interrompe l'impegno del NIL

| Scritto da Redazione
Viadana Nucleo Inserimenti Lavorativi di ASC Oglio Po

Viadana Nucleo Inserimenti Lavorativi di ASC Oglio Po

Nel 2020 22 nuove assunzioni, stabili i tirocini (61 attivati): il Covid non interrompe l'impegno del NIL

Sono stati recentemente presentati i dati sull'attività nell'anno 2020 del Nucleo Inserimenti Lavorativi (N.I.L.). Il servizio dell'Azienda Speciale Consortile Oglio Po è accreditato da Regione Lombardia per l’intermediazione al lavoro ed è deputato alla promozione dell'inserimento e dell'integrazione lavorativa di persone diversamente abili o che vivono in condizioni di grave svantaggio o disagio economico, residenti nei dieci comuni consorziati.

L'equipe del Servizio è composta dal coordinatore dell’Area Politiche del Lavoro dell’ASC Oglio Po, da uno psicologo con funzioni di coordinatore e quattro educatori professionali della Coop Papa Giovanni XXIII.

Seppur con tutte le difficoltà connesse alla pandemia, il NIL, attivo dal 2014 si conferma un servizio solido, conosciuto, ben radicato nel territorio ed in grado di connettere le esigenze delle realtà aziendali con percorsi volti all'autonomia personale dei soggetti più fragili. “

“Possiamo definire il Nucleo Inserimenti lavorativi non un vero e proprio Centro per l'Impiego, ma una risorsa per il territorio per sostenere soggetti svantaggiati e/ o disabili nell'orientamento e nell'inserimento lavorativo” afferma Mariagrazia Tripodo, Presidente ASC Oglio Po “Le aziende del territorio sono sempre molto aperte e ben predisposte all'accoglienza degli utenti iscritti al NIL e spesso un tirocinio si trasforma in un vero e proprio rapporto di lavoro. Gli operatori seguono e monitorano costantemente ogni progettualità costruita ad hoc su ciascuno. Ancora una volta "fare rete" diventa una condizione necessaria per il servizio sociale".

Gli utenti del 2020 - Nel 2020 sono stati 65 i nuovi utenti registrati al servizio, di cui 17 in possesso di una certificazione di invalidità e 48 in situazioni di grave svantaggio/disagio economico (senza invalidità o comunque inferiore al 46%). In generale i casi di svantaggio economico sono in deciso aumento e si conferma soprattutto la multi problematicità che li caratterizza (emergenza abitativa, situazioni di povertà intellettiva, patologie psichiatriche certificate e non, ecc..). L'accesso al servizio di donne e uomini si equivale (33 donne e 32 uomini) mentre varia notevolmente l'età di accesso al servizio. Rispetto al 2019, anno in cui specifici progetti con le scuole avevano fatto aumentare il numero di accessi da parte della fascia 18-30 anni, nel 2020 torna ad essere predominante la fascia 31-50 anni (44% dei casi), mentre si equivalgono gli accessi da parte della fascia 16-30 anni (pari al 28%) e quella over 51 (sempre pari al 28%).

Soggetti segnalanti – Nel 2020 sono gli assistenti sociali del Servizio Sociale di base dell'ASC Oglio Po ad aver indirizzato l'83% degli utenti al NIL, segno che la procedura metodologica ed organizzativa promossa dall'Azienda sta dando ottimi risultati. È infatti compito dell'assistente sociale valutare ed indirizzare gli utenti ai servizi di secondo livello offerti dall'Azienda. I restanti utenti, seppur in modo molto limitato, provengono dal servizio Tutela Minori, dal CPS (3 casi), dal NPI, dal UEPE, dal Consultorio, dalla Provincia di Mantova: ciò denota come il servizio sia ben conosciuto, non solo nel sub-ambito Viadanese, ma su tutto il territorio provinciale, grazie alla capillare comunicazione promossa dal NIL in questi anni.

Tirocini attivati – Durante l'anno 2020 sono stati attivati 61 tirocini: 35 iniziati nel 2019, mentre 26 rappresentano le nuove attivazioni, dato in linea con il trend dell'anno precedente e non scontato se si considera che per diversi mesi Regione Lombardia ne aveva imposto la sospensione per motivi sanitari. Grazie ad una lettura dei dati sul medio periodo, gli operatori del NIL confermano che il numero di tirocini attivati – includendo le nuove attivazioni e quelli in continuità – tende a rimanere stabile, mentre negli ultimi due anni si è registrato un notevole aumento delle assunzioni (si è passati da 8 assunzioni nel 2018 a 20 nel 2019 a 22 nel 2020).

Le assunzioni  sono sempre frutto di un lavoro complesso e attento alle relazioni: 9 assunzioni del 2020, infatti, nascono da progetti personalizzati proposti dagli operatori (es. tirocini, dote, affiancamento in azienda da parte del tutor), 11 situazioni, invece, derivano da uno specifico orientamento. Spesso, infatti, gli utenti più fragili ed in difficoltà necessitano di un accompagnamento mirato alla stesura del curriculum, alla lettura delle proprie competenze/attitudini e l'azione efficace degli operatori sta proprio nel raccogliere tutte queste informazioni ed indirizzarle alle aziende/agenzie interessate a questi profili professionali. Spesso, inoltre, per l'utenza fragile seguita dal NIL, la vera difficoltà non sta nel trovare lavoro, bensì nel mantenerlo, quindi gli operatori proseguono le loro attività di monitoraggio anche a seguito dell'assunzione.

Le fonti di finanziamento – Il Covid e le connesse limitazioni agli inserimenti lavorativi hanno inciso sensibilmente sulle fonti economiche necessarie per coprire i costi di attivazione/indennità dei tirocini. I Comuni consorziati all'ASC restano i principali finanziatori dei tirocini, ma la percentuale di contributi è scesa al 38% nel 2020, (nel 2019 le entrate da parte degli enti locali erano state pari al 63%).

Decisamente in aumento, invece, le risorse economiche messe a disposizione dalle aziende private che hanno riconosciuto direttamente l’indennità economica ai tirocinanti: dal 15% del 2019 si è arrivati ad un 23% nello scorso anno, indice di gradimento e di fiducia al servizio da parte del tessuto economico locale.

Confermati i fondi di provenienza ministeriale per la prosecuzione di attività specifiche mirate a progetti di autonomia (11%) ed il maggior utilizzo di fondi regionali (pari al 28%) per sostenere i costi del personale impiegato (amministrativo, tutoring e  coordinamento). Si segnala l’assenza dei Fondi Provinciali in quanto non sono stati finanziati progetti di DOTE e di Welfare, Scuola e Territorio.

 

 

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