Questa riforma , continua Pizzetti, è dentro in tutta l’elaborazione che è partita dal PCI, ripresa dal PDS , dai DS e da Prodi nel programma dell’Ulivo.
L’Italia non ha davanti il nuovo ‘Duce’ e la riforma modifica solo i meccanismi di governo e non la prima parte. Ritiene che il paese sia maturo per una scelta di cambiamento.
Infine alla domanda sulla personalizzazione della campagna referendaria ritiene che questo sia sbagliato e che con i cittadini bisogna discutere di merito e non se Renzi se ne deva andare o meno. Il voto politico ci sarà nel 2018 e in quel momento gli italiani daranno un giudizio sul governo
Intervista di Gian Carlo Storti
Cremona 6 giugno 2016