Venerdì, 29 marzo 2024 - ore 07.34

VOLANDIA NELLO SPAZIO CON L’ASTRONAUTA NESPOLI

Inaugurato il nuovo padiglione, fra navicelle, satelliti e planetario Nespoli: “Non finisco mai di stupirmi, Volandia dimostra che i sogni si avverano, basta volerlo”

| Scritto da Redazione
VOLANDIA NELLO SPAZIO CON L’ASTRONAUTA NESPOLI

VOLANDIA NELLO SPAZIO CON L’ASTRONAUTA NESPOLI

Inaugurato il nuovo padiglione, fra navicelle, satelliti e planetario  Nespoli: “Non finisco mai di stupirmi, Volandia dimostra che i sogni si avverano, basta volerlo”

1969-2019: 50 anni dopo lo sbarco sulla Luna, Volandia, il Parco e Museo del Volo a un passo da Malpensa, non poteva perdere l’occasione di ricordare questo importante anniversario con un’inaugurazione davvero “spaziale”.

Alle 10.30 di oggi, sabato 2 marzo, l’astronauta Paolo Nespoli, a meno di due anni dal suo ultimo viaggio nello spazio alla volta della ISS - all’attivo 313 giorni, 2 ore e 36 minuti in orbita - ha tagliato il nastro del nuovo padiglione dell'Astronomia e dello Spazio: 2000 mq di parte espositiva dedicata a questo affascinante e misterioso mondo.

“Cosa può impedire di realizzare un sogno? Non provare a realizzalo. Io - spiega Paolo Nespoli - ho avuto la fortuna di fare quello che ho sempre desiderato, ma posso garantirvi per un brianzolo fra russi e americani non era cosa scontata. Ma con costanza, dedizione e passione ce l’ho fatta, e chissà che qualche piccolo visitatore oggi scopra, proprio qui nel padiglione di Volandia, di avere un sogno nel cassetto: diventare astronauta. Dopo ben tre missioni posso dirvi che si impara a guardare tutto con occhi diversi, sia nel dare le giuste priorità alle cose della vita, sia capendo che accendere una candela o passare un oggetto a un collega all’interno della navicella non è cosa scontata!!! Tutto ciò che sembra normale sulla terra, non lo è più nello spazio. E viceversa, una volta rientrati occorrono almeno 21 giorni di riabilitazione per riabituarsi al proprio corpo, di cui, in un certo senso, nello spazio ci si dimentica. Ma andare nello spazio - racconta Nespoli davanti a un folto pubblico - significa soprattutto mettersi al servizio del futuro e del progresso, sperimentare per migliorare. Come fa Volandia, un museo che si rinnova continuamente e al passo con i tempi, in cui competenza e passione sono andate di pari passo per realizzare questo padiglione che, sono certo, riuscirà a fare anche informazione per i giovani su una materia così complessa come l’astronomia e lo spazio. Trovo particolarmente affascinante che ci troviamo in un luogo speciale, in cui un altro sogno ha preso forma: il sogno del volo. Volandia, ci tengo a dirlo, è la dimostrazione che i sogni possono avverarsi, basta volerlo”.

“La presenza di Paolo Nespoli - dichiara Marco Reguzzoni, presidente di Volandia - è per noi oggi un grande onore. Un testimonial le cui gesta di recordman italiano di permanenza nello spazio, non possono che essere di buon auspicio per il museo e per il suo futuro. Con il nuovo allestimento del padiglione Spazio, diamo il via alla stagione 2019 che sarà come sempre ricca di appuntamenti, a partire dal ciclo di conferenze a tema spazio cui ha dato il via lo stesso Nespoli proprio oggi. Voglio ringraziare - prosegue Reguzzoni - sia Regione Lombardia che Fondazione Comunitaria del Varesotto per aver contribuito alla realizzazione del nuovo allestimento e American Airlines che ha predisposto gli spostamenti di Nespoli da e per l’America. Ma ci tengo a ringraziare oltre ai tanti volontari che hanno lavorato alacremente affinché oggi fosse tutto pronto, anche i ragazzi dell’alternanza scuola-lavoro che hanno partecipato alla ricostruzione del lanciatore Usa Saturno V in scala 1:10, lo stesso che portò gli uomini sulla Luna. Il nuovo padiglione è una sorta di museo nel museo che sono certo sarà polo attrattivo anche per le tante scolaresche che ogni stagione scelgono Volandia come meta”.

Nel nuovo percorso espositivo del padiglione, tutto bilingue italiano/inglese, il visitatore potrà vivere e condividere esperienze ed emozioni uniche: dalle prime osservazioni della Luna di Galileo nel 1609, alla scoperta del sistema solare, al cielo stellato visibile grazie al nuovo planetario dotato di un performante proiettore e filmati FullDome, fino a godere, in tutta la sua imponenza, degli 11 metri di lunghezza del lanciatore Usa Saturno V in scala 1:10 che portò gli uomini sulla Luna. Oltre al mock-up della Soyuz, ancora oggi utilizzato per rifornire la Stazione Spaziale Internazionale, progetto che ha coinvolto più di 15 studenti dell’alternanza scuola lavoro per 1600 ore complessive. Esposti inoltre una serie modellini in scala 1:144 che raccontano la storia degli ultimi 70 anni dei lanciatori spaziali, reso possibile grazie alla collaborazione con l’associazione IPMS di Legnano che ha sede proprio al Parco e Museo del Volo.

“Un’attenzione particolare - spiega Roberto Crippa, curatore del padiglione - è stata riservata anche all’attività spaziale del nostro Paese, terza nazione al mondo ad aver messo in orbita un satellite come viene raccontato nei numerosi pannelli lungo il percorso e attraverso le riproduzioni dei satelliti Cosmo-SkyMed e Italsat. In quest’ottica, Volandia ha anche attivato una collaborazione con la startup italiana H4Research per il lancio di minisatelliti denominati “CubeSat”. Il prossimo anno avremo un CubeSat targato Volandia nello spazio. E una piccola chicca per i visitatori - conclude Crippa - che potranno scoprire quale sarebbe il loro peso effettivo sugli altri pianeti del sistema solare salendo su una bilancia speciale”.

Per Luigi Bignami, curatore scientifico del Padiglione, “indubbiamente servono uomini di coraggio

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