Egregio, Direttore Quando avevamo deciso di candidarci alla guida della città di Crema eravamo e siamo consapevoli delle difficoltà inerenti non solo alla funzionalità della macchina comunale ma a una nuova apertura di coinvolgimento dei cittadini, come vi era scritto nel nostro programma..” Noi Verdi crediamo che tutti gli esseri umani — indipendentemente da sesso, età, orientamento o identità sessuale, origine etnica o disabilità — hanno diritto a compiere le loro scelte personali, a esprimersi liberamente e a plasmare la loro vita come desiderano. Questi diritti inalienabili devono essere garantiti dalla legge…
La nostra fede nella democrazia si fonda sul reciproco riconoscimento di tutti gli individui come uguali, per incoraggiare il massimo livello di impegno, i processi politici e decisionali devono essere democratici, inclusivi, trasparenti e pienamente accessibili, con modalità comprensibili ai comuni cittadini “. Ho collaborato 5 anni con l’attuale sindaco di Crema in cons. comunale cercando di essere trasversale e far passare il segnale che tutti a livello politico possano trovare una linea comune e avere nuove aperture sociali, facendo anche un passo indietro se fosse necessario. Questo non sta avvenendo nella vicenda della Moschea, dove purtroppo si stanno adoperando criteri che riteniamo non corretti, la non trasparenza, l’informativa negata e la non considerazione delle richieste dei cittadini dove le solite logiche di varianti al PGT portano a interessi di parte a vantaggio di pochi. In questo scenario, da cui ne prendiamo le distanze, arrivano situazioni spiacevoli e personali nei confronti del sindaco, con risvolti sicuramente di contrasto, confusione e tensione. Non sono rese disponibili le elementari informative che potrebbero fare chiarezza e eliminare o presunte anomalie e quindi il risultato è lo scollamento del tessuto sociale.
Vorrei ricordare che su Via Milano sono state respinte ben 45 osservazioni di variante nella stesura del PGT di cui anche il comparto della Ipercoop, dove all’atto istituzionale di approvazione sia il PD che SEL non parteciparono al voto uscendo dall’aula. Basta una variante, per giustificarne in futuro delle altre snaturando il complesso e la base del PGT attuale, che rimane innovativo e fortemente ambientale. Noi riteniamo che Crema non abbia questa impellente necessità di tale struttura, visto e considerato che i problemi attuali sono molto più gravi e socialmente non più sostenibili ed e’ per questo che chiediamo trasparenza e coerenza informativa corretta e che sappia avere concrete basi di discussione, senza nascondersi dietro un buonismo e a interessi politici. Inoltre, se veramente si vuole una integrazione sociale, occorre che i rappresentanti della richiesta spieghino ai cittadini, facendosi vedere, le loro idee e le loro ragioni nella base di un confronto costruttivo e da consolidare.
L’integrazione passa attraverso l’accettazione delle diversità, del confronto e dell’intelligenza di tutte le autorità pubbliche che devono lavorare di concerto con i cittadini per creare e difendere quelle istituzioni che rafforzano la solidarietà. La diversità aumenta la capacità di resistenza delle organizzazioni e dei gruppi in ogni circostanza in cui si trovino a far fronte a cambiamenti inattesi costituendo una salvaguardia contro l’intolleranza, l’estremismo e il totalitarismo. Il sindaco può ancora recuperare il ruolo di “ tutti “ a patto che sia disponibile a non seguire e a trincerarsi dietro “ abbiamo la maggioranza facciamo quello che vogliamo “, sarebbe un grave errore. Ognuno in cons. comunale si prenderà la propria responsabilità con il voto nei confronti dei cittadini, come dell’ambiente, del lavoro e della coesione sociale.
Ringraziando, saluti, Gianemilio Ardigo’, Verdi Europei - Crema
