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GIOVANNI “VISONE” PESCE E ONORINA (NORI) “SANDRA” BRAMBILLA PESCE

| Scritto da Redazione
 GIOVANNI “VISONE” PESCE E ONORINA (NORI) “SANDRA” BRAMBILLA PESCE

Invito  a partecipare alla prima assoluta dello spettacolo di teatro civile “GIOVANNI E NORI, UNA STORIA DI AMORE E DI RESISTENZA", organizzato, in occasione della GIORNATA DELLA MEMORIA 2014, dall’Associazione Memoria Storica Giovanni Pesce, in collaborazione con l'Associazione La Conta, che ci sarà, con ingresso libero e gratuito, venerdì 24 gennaio 2014 alle ore 21,00, in Piazza Donne Partigiane - Via Barona ang. Via Boffalora a Milano.

In particolare parteciperanno allo spettacolo: Daniele Biacchessi (voce recitante e regia), Marino Severini dei Gang (chitarre e voce), Fabio Verdini dei Gang (fisarmonica e organo) e Gaetano Liguori (pianoforte) che presenteranno narrazioni, tratte dal libro “Giovanni e Nori, una storia di amore e di resistenza" ed. 2014 Laterza Editore dello stesso Daniele Biacchessi, intervallate da canzoni e musiche inedite. Presenterà la serata Ketty Carraffa, dell' Associazione Memoria storica Giovanni Pesce. Parteciperanno altresì: Tiziana Pesce, figlia di Giovanni e Nori, Graziano Gorla, Segretario generale Camera del lavoro di Milano e Ivano Tajetti, della Sez. ANPI Barona e dell'ANPI PROVINCIALE di Milano

GIOVANNI “VISONE” PESCE E ONORINA (NORI) “SANDRA” BRAMBILLA PESCE

Giovanni Pesce è figlio di una famiglia di emigrati in Francia. Il padre Riccardo è un antifascista costretto a lasciare il paese. Giovanni vive gli anni della sua adolescenza a La Grand Combe, nella regione mineraria delle Cévennes. Nella vineria della madre, Giovanni ascolta i racconti dei minatori: una vita grama, da sfruttati. A quattordici anni Giovanni lavora in miniera. Intanto in Italia il fascismo è diventato regime e per Giovanni inizia una stagione di presa di coscienza politica. Si iscrive alla Jeunnesse comuniste, l’organizzazione giovanile del Partito Comunista Francese e poi aderisce al Partito Comunista d’Italia.

Nel corso di una trasferta a Parigi per una manifestazione, Giovanni ascolta il comizio di Dolores Ibarruri, la pasionaria: è un appello ad arruolarsi nelle Brigate Internazionali in Spagna contro le falangi di Francisco Franco. Giovanni viene arruolato nelle file dei garibaldini italiani. Partecipa alle battaglie della valle dell’Ebro e di Guadalajara e rimane più volte ferito da schegge. Dopo la sconfitta, Giovanni rientra in Francia e poi in Italia dove viene arrestato nel 1940, condannato dal Tribunale Speciale e spedito al confino dell’isola di Ventotene. Ed è lì che avviene la mutazione. Per lui giovane proletario emigrato con poca cultura, quell’esperienza carceraria diventa fondamentale per alla sua formazione. Giovanni viene liberato da Ventotene intorno all’estate del 1943, dopo l’arresto di Mussolini e torna a Visone (Al). Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, tedeschi e fascisti lo cercano ovunque e l’arresto lo sfiora nella casa dei suoi parenti. Inizia la sua clandestinità. Prima a Torino, con il nome di battaglia Ivaldi, diventa il comandante dei Gap, poi a Milano con il nome di Visone. Per Giovanni saranno venti mesi di azioni militari avventurose, leggendarie, coraggiose, drammatiche. Proprio nella Milano occupata dai nazisti, Giovanni Pesce conosce Onorina Brambilla, giovanissima figlia di operai antifascisti milanesi che diventa la sua staffetta partigiana, nome di battaglia “Sandra”. Tra Giovanni e Nori inizia una storia d’amore che durerà tutta la vita.

Ma Milano, a quei tempi, è anche un crocevia di spie. Un delatore tende una trappola a Giovanni in piazza Argentina, ma al posto di “Visone” i fascisti arrestano la staffetta Sandra che viene portata nel carcere di Monza, torturata e poi trasferita nel campo di concentramento di Bolzano. Per mesi Giovanni non sa più nulla di Nori. Attende con ansia il suo ritorno che avviene il 7 maggio 1945, quando il lager di Bolzano viene liberato dall’orrore nazista.

Nel dopoguerra, Giovanni Pesce viene insignito della Medaglia d’oro al valore militare. Giovanni e Nori si sposano e da lì inizia il loro comune impegno in tempo di pace: portare la memoria della Resistenza soprattutto alle nuove generazioni. Giovanni Pesce muore il 27 luglio 2007.

Onorina Brambilla Pesce ci lascia il 6 novembre 2011.

Oggi Visone e Sandra riposano entrambi al Famedio, il tempio dei cittadini illustri della città di Milano.

IL LIBRO “GIOVANNI E NORI, UNA STORIA DI AMORE E DI RESISTENZA" ED. 2014 LATERZA EDITORE

Giovanni e Nori è una storia di amore e di Resistenza che si sviluppa tra le pieghe del Novecento. E’ scritto come se fosse una sceneggiatura di un film: dall’immigrazione in Francia alla guerra civile in Spagna, passando per il confino di Ventotene, la lotta partigiana a Torino e a Milano, i giorni della Liberazione, fino ad oggi. Perché nulla vada mai dimenticato.

DANIELE BIACCHESSI è giornalista e scrittore, caporedattore di Radio24. Premio Cronista 2004 e 2005 per il programma Giallo e nero. Premio Raffaele Ciriello 2009 per il libro Passione reporter. Premio Unesco 2011 per lo spettacolo Aquae Mundi con Gaetano Liguori. Ha alle pubblicato decine tra libri, prefazioni e interventi. Tra quelli più conosciuti La fabbrica dei profumi (Baldini & Castoldi, 1995), Fausto e Iaio (Baldini & Castoldi, 1996), Il caso Sofri (Editori Riuniti, 1998), L’ultima bicicletta. Il delitto Biagi (Mursia, 2003), Il Paese della vergogna (Chiarelettere, 2007), Orazione civile per la Resistenza (Promomusic, 2012), Enzo Tortora, dalla luce del successo al buio del labirinto (Aliberti, 2013). È anche autore, regista e interprete di teatro narrativo civile e presidente dell’associazione Arci Ponti di memoria.

Associazione La Conta

2014-01-11

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