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56 comuni Lombardi a Referendum per unirsi.

| Scritto da Redazione
56 comuni Lombardi  a Referendum per unirsi.

Ok del Consiglio regionale: a dicembre in 56 comuni i cittadini voteranno per dire sì o no alla fusionePizzul (PD): passo importante, ora la parola passa ai cittadini
Il Consiglio regionale ha dato oggi il via libera ai referendum delle fusioni di 56 comuni in 18 nuovi enti locali. Le consultazioni si terranno entro dicembre in una data ancora da definire. Per allora potrebbe aggiungersi anche la fusione di Bigarello con San Giorgio di Mantova, nel mantovano, già rinviata dalla Giunta per un ricorso di una consigliera comunale di opposizione contraria alla fusione. Oggi il Consiglio, nonostante un'ostinata e formalistica resistenza di Lega e Lista Maroni, ha fissato il termine perentorio dell’8 ottobre, data in cui l’assemblea si pronuncerà comunque, anche in assenza di una decisione della Giunta.

Giudizio positivo sull’indizione dei referendum per le fusioni è stato espresso dal PD: “Il Consiglio regionale – dichiara Fabio Pizzul - ha compiuto un passo importante nella direzione della semplificazione e della razionalizzazione degli enti locali, andando incontro alla volontà dei consigli comunali che hanno deliberato la fusione. Ora la parola passa ai cittadini che in autunno diranno la loro. Il nostro auspicio è che non prevalgano logiche di campanile e di conservazione localistica, ma che invece si tenga conto delle troppe difficoltà in cui versano i piccoli centri, ormai incapaci di garantire i servizi necessari ai propri cittadini”.

“Sul caso di Bigarello e San Giorgio di Mantova – aggiunge Pizzul – è chiaro che l’opposizione della Lega e della Lista Maroni a quella fusione ha determinato un cortocircuito cui ha contribuito in modo decisivo l'assessore Fava che oggi, forse non a caso, era assente. Ora, dopo la mediazione che abbiamo raggiunto nel pomeriggio, la giunta non potrà più nascondersi dietro la debolissima motivazione del ricorso al Tar di una consigliera e dovrà esprimersi. Altrimenti sarà il Consiglio a farlo in sua vece, votando il nostro progetto di legge. Ci auguriamo che allora i consiglieri del PDL, o di Forza Italia, confermino il voto favorevole espresso ieri in commissione”.

Fusioni per le quali il Consiglio regionale ha dato il via libera all'indizione del referendum:

Provincia di Bergamo

- Sant'Omobomo Terme e Valsecca

- Brembilla e Gerosa

- Covo, Fara Olivana con Sola e Isso

Provincia di Como

- Bellagio e Civenna

- Lenno, Tremezzo, Mezzegra, Ossuccio

- Menaggio, Grandola, Plesio, Bene Lario

- Pianello del Lario, Musso

- Drezzo, Gironico e Pare'

- Faloppio, Ronago e Uggiate-Trevano

- Claino con Osteno, Corrido, Porlezza, Valsolda e Val Rezzo

 

Provincia di Lecco

 

- Verderio Inferiore e Verderio Superiore

Provincia di Mantova

- Virgilio e Borgoforte

Provincia di Pavia

- Cornale e Bastida de' Dossi

- Pieve del Cairo, Gambarana

Provincia di Varese

- Maccagno, Pino sulla Sponda del Lago Maggiore, Veddasca

- Mesenzana, Grantola, Ferrera di Varese, Cassano Valcuvia, Masciago Primo

Provincia di Sondrio

- Chiavenna, Prata Camportaccio, Gordona, Mese, Menarola

- Grosotto, Lovero, Mazzo di Valtellina, Vervio, Tovo di Sant'Agata

Ufficio Stampa PD, Consiglio regionale della Lombardia

2013-09-25

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