Signor Direttore, io continuo a leggere in questa sua rubrica, non solo ultimamente, alcuni ex eletti dell'amministrazione comunale di Soresina che dopo aver perso le elezioni persistono a battibeccare per errori di valutazione da loro stessi commessi, senza però trovare il bandolo della matassa così come continuo a leggere in alcune lettere, scritte molto bene ad anche in rima, chi vorrebbe affrescare i muri della mia Soresina come se fosse solamente una piccola "porcilaia" che nessuno riesce o vuole a ripulire. Ma tra tutte queste parole nessuno si ricorda mai:
a) che Soresina non è una metropoli ed i pochi "sassi" da vedere sono quelli "sciottolati" per il troppo uso in Piazza Garibaldi e forse per questo motivo proprio il "rosso" Giuseppe disse "Tutt'altra Italia io sognai";
b) che durante tutto l'anno solare l'unico momento di aggregazione, che non siano le messe domenicali, sono quelle poche sere durante i venerdì d'estate, egregiamente gestite dalla Presidente della Confcommercio, Sig.ra Premi Manuela;
c) che chi, come in tutti i piccoli centri parla e sparla pur di far prendere aria alla bocca non fa altro che far male proprio al suo piccolo paesino che non tutto d'un colpo (ci sono voluti quindici anni) è divenuto il transito di tutte le possibili etnie mondiali quasi fosse una "piccola Londra" dove da secoli le multiculturalità (non la multireligiosità e quindi non i campanili) ed in primo luogo i diversi modi di gustare tutti i diversi cibi in ambienti diversi hanno reso la Gran Bretagna il paese più progressista e più ricco del mondo.
Per questi motivi io penso che non sarebbe male se, attraverso la Confcommercio locale e gli Assessorati al commercio ed alla cultura, ci si prodigasse per creare una specie di "FIERA DEL GUSTO" dove ogni comunità, oltre a quella soresinese, potrebbe cucinare in piazza a cadenza mensile e per tutto l'anno, per tutti, una serie di piatti tipici del suo paese d'origine al fine di raggiungere quella simbiosi tra tutti, escludendo sempre le religioni, anche allo scopo di racimolare fondi (che il Comune non ha) per restaurare quella benedetta pensilina (cimelio post-ferroviario che onorava l'insigne Ministro del Regno Francesco Genala) che è l'emblema contemporaneo dismesso dell'ultra centenario mercato ambulante di Soresina.
Nolli Alberto SORESINA (CREMONA)
