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Abeni invita Corada a non dimettersi

| Scritto da Redazione
Abeni invita Corada a non dimettersi

Caro direttore, ho letto con disappunto la notizia relativa alla decisione di Gian Carlo Corada di dimettersi da consigliere comunale e di sospendere (?) il suo impegno nell’attività politica. Ovviamente, ho il massimo rispetto per le motivazioni che lui porta a sostegno della sua scelta,ma ciò non mi solleva dall’amarezza che tale scelta suscita in me (ma non credo solo in me). Conosco Gian Carlo da tanti anni, fin da quando era un giovane militante del Partito comunista italiano nella sezione di Castelleone ed ho avuto l’opportunità di collaborare con lui, alla sua prima esperienza di Presidente della Provincia: ho avuto modo così—in un lungo periodo di reciproca conoscenza ed amicizia— di apprezzarne, pur avendo talvolta posizioni politiche diverse dalle sue, le doti di intelligenza politica, di scrupolosa attenzione ai problemi sociali, di competenza amministrativa, di notevole levatura culturale, non disgiunte da una profonda sensibilità nei rapporti umani. Ora l’apprendere che tali doti vengano distolte da un impegno concreto nella vita politica ed istituzionale determina in me un senso di sconforto. Comprendo che si debba tener conto dell’onda che batte in direzione delle esigenze di cambiamento (sperando che siano, però, anche di effettivo rinnovamento nelle idee e nei programmi, cui è difficile pensare che Corada possa essere considerato estraneo), ma sarebbe profondamente errato che ciò dovesse significare automaticamente il «rottamare» esperienze che possono recare ancora contributi importanti alla vita del nostro territorio, come quello che può dare ancora, ne sono certo, Corada. Non ho particolari titoli per indurre Gian Carlo a recedere dal suo proposito, ma molto modestamente sento di potergli rivolgere un invito a riconsiderare la sua decisione.

Evelino Abeni
Cremona 3 marzo 2013

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