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Accordo separato PI, nota della Cgil

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Accordo separato PI, nota della Cgil

Michele Gentile Un breve commento “di merito” all’Accordo Separato del 4.2.2011 
E’ utile un breve commento su alcuni degli aspetti contenuti nell’accordo separato del 4.2.2011.
A) Il sistema Premiale di cui al comma 2.
Il sistema di valutazione e differenziazioni delle valutazione delle performances – art.19 del dlgs 150/2009-( le 3 fasce: 25%;50%;25%)  è relativo alle risorse destinate al salario accessorio collegato alla performance individuale.
L’art. 40 comma 3 bis del dlgs 165/2001 afferma che “a tal fine destina al trattamento economico accessorio collegato alla performance individuale una quota prevalente del trattamento accessorio complessivo comunque denominato”

La circolare n. 7  del 13 .5. 2010 del Dipartimento funzione pubblica afferma al punto 5:

Disposizioni la cui applicazione decorre a partire dalla stipulazione  dei contratti collettivi relativi al periodo contrattuale 2010-2012.
Altre norme del d.lgs. n. 150 del 2009 non risultano invece applicabili se non a partire dalla stipulazione dei contratti collettivi relativi al periodo contrattuale 2010-2012, in quanto ne presuppongono l'entrata in vigore.
E' questo il caso:
- della norma che impone di destinare alla produttivita' individuale la quota prevalente della retribuzione accessoria, la quale presuppone un intervento sulla struttura della retribuzione che puo' essere attuata solo con i successivi contratti collettivi
- (comma 3-bis dell'art 40 del d.lgs. n. 165 del 2001, nuovo testo);

L’art.9 comma 2 bis prevede che dal 2011 al 2013 l’ammontare complessivo delle risorse destinare annualmente al salario accessorio non può superare il corrispondente importo dell’anno 2010 ed è proporzionalmente ridotto in relazione alla riduzione del personale in servizio.
 
Da quanto sopra emerge che solo  un’applicazione non rispettosa della normativa in essere, quale quelle alle quali ci ha abituato il Ministro anche con il recente schema di decreto correttivo che è ancora alla ricerca delle “intese” nel  Governo, può portare alla applicazione del suddetto merito alle retribuzioni accessorie in essere.
 
Ora a norma dei  contratti vigenti, della legge e della circolare il blocco imposto dalla manovra governativa renderebbe  possibile, anche se palesemente illegittima, la riduzione delle retribuzioni, e rende impossibile  l’aumento delle stesse per performances positive.
 
Quindi sbandierare questa intesa come il blocco della riduzione delle retribuzioni è un gioco a perdere. Bastava innanzitutto dirlo insieme alla CGIL quando il governo ha varato la manovra estiva e poi basterebbe leggere le normative.

B)   Scatti di anzianità scuola
Sempre al comma 2 viene sbandierata come positivo il recupero degli scatti di anzianità per il comparto Scuola.
Giova ricordare che il decreto interministeriale citato stanzia 320 milioni per gli scatti maturati solo nel 2010.
 
Nulla i dice per gli anni successivi 2011 e 2012 e poi per gli ulteriori anni.
 
Giova anche ricordare che queste risorse costituiscono una quota del 30% delle risorse provenienti dai tagli alla scuola portati avanti con la manovra economica del 2008.
 
Rimane quindi l’inaccettabile soluzione: risorse parziali per gli scatti di anzianità collegati a quelle provenienti dai tagli.

Continua a mancare qualsiasi certezza negli stanziamenti per gli anni successivi e nelle fonti di finanziamenti  alternative a quelle dei continui tagli.

C) Sistema premiante e nuove risorse
Nei giorni scorsi era stato convocato un incontro  dal Ministro della Funzione Pubblica con il quale le OO.SS. dovevano essere  informate che da parte del Ministero dell’economia erano state individuate risorse aggiuntive derivanti da risparmi ulteriori oltre a quelli destinate ai saldi di Finanza Pubblica per gli anni 2009/2010 pari a 23 milioni di euro con i quali finanziare la contrattazione integrativa nei settori ( Ministeri; Enti Pubblici; Agenzie fiscali; Enti art.70; Università; ricerca): circa 600.000 persone.
 
Il Ministro, in una sua nota,  comunicava la sua intenzione di applicare il sistema premiante a queste risorse.
 
Molte di quelle Organizzazioni sindacali che oggi hanno firmato l’Intesa avevano manifestato la loro contrarietà all’attuazione del sistema premiante con le risorse aggiuntive, citando tutte le norme di cui al punto A).
 
L’incontro, previsto per il 3.2,  è stato misteriosamente rinviato “ a data da destinarsi”. Il motivo non detto, ma sussurrato è che il Ministro dell’Economia non intenderebbe firmare il decreto per l’attribuzione di tali risorse alla contrattazione decentrata, in ciò manifestando “l’interpretazione autentica” del blocco delle retribuzioni.

D) Intesa Quadro su Relazioni Sindacali
Il punto 5 prevede che il Governo emani un atto di indirizzo all’ARAN per un Accordo Quadro sulle relazioni sindacali in attuazione dell’Accordo Separato 22.1.2009 e Intesa Separata 30.4 “alla luce del dlgs 150/2009”.

Non possiamo che essere attenti  ai contenuti di quell’atto di indirizzo che dovrà essere portato al tavolo ARAN al quale, anche a norma di legge, saremo convocati, a meno che non si preparino ad una ulteriore violazione di legge. . 

Sappiamo altresì che l’atto di indirizzo per  un Accordo Quadro non potrà che essere intersettoriale e riguardare tutti i settori comprese Regioni ed Enti Locali che non sono firmatarie dell’Accordo Separato 22.1.2009.

Sappiamo altresì che numerose sentenze affermano che il sistema di relazioni sindacali non può che essere definito nei nuovi contratti e che  è di dubbia fattibilità un sistema di relazioni unico per tutti i settori pubblici.

Lo stesso schema di decreto legislativo correttivo varato dal Consiglio dei Ministri “salvo intese” fa specifiche affermazioni su tale tema.

Resta da capire quale sia la validità anche di questa parte dell’Intesa preoccupante, ma scritta con superficialità e senza nessuna attenzione alla situazione reale dei singoli comparti.

Da quanto sopra risulta ancora più chiaro il senso dell’Accordo Separato: un mero soccorso al Governo, senza alcun contenuto di merito e con elementi forti di preoccupazione non solo per la CGIL.

fonte. Cgil Nazionale

2011-02-08
 

 

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