In 500 a Mantova al comizio del giovane Sindaco di Firenze: candidato alle primarie del centrosinistra italiano nonostante la contrarietà dell'establishment del Partito Democratico, schierato compatto per il Segretario Pierluigi Bersani.
Mantova - Il futuro come mezzo, l'Europa come chiave e il merito come passe-partout per cambiare il Paese, ringiovanire la politica e dare una speranza a giovani generazione demoralizzate e sfiduciate.
Nella giornata di venerdì, 21 Settembre, il Candidato alle Primarie del centrosinistra italiano, Matteo Renzi, ha radunato più di 500 Mila persone presso il centralissimo Teatro Bibiena per presentare la sua corsa elettorale.
Oltre a futuro, Europa e merito - le tre parole chiave della campagna di Renzi - il giovane Sindaco di Firenze ha voluto dimostrare attenzione al territorio, anticipando all'appuntamento mantovano una tappa a Pegognaga: uno dei Comuni della Lombardia più fortemente colpiti dal terremoto del Maggio 2012.
"Il sisma e una questione anche lombarda, ma i media non hanno prestato abbastanza attenzione alla vostra sofferenza" ha dichiarato al pubblico di Mantova Renzi, accolto sul palco dal Sindaco di Moglia, Simona Maretti: primo cittadino del Comune in cui il terremoto ha avuto il suo epicentro nella scossa delle 13:05 del 29 Maggio.
Dopo l'apertura sul sisma, il giovane Sindaco ha motivato la sua discesa in campo con la necessita per il Paese di sostituire una classe dirigente che dopo 25 anni di Governo e oggi priva dello slancio necessario per dare risposte alla modernità e garantire una speranza per il futuro.
Tra le proposte del suo programma, Renzi ha menzionato l'emanazione del Freedom of Information Act per rendere pubblici i bilanci dello Stato, la detassazione del lavoro, la razionalizzazione delle spese per le opere pubbliche, e il miglioramento della qualità del lavoro nel settore pubblico.
Il giovane Sindaco ha inoltre evidenziato come l'Europa Unita ed Integrata, con un comune sistema politico e una comune Diplomazia, sia l'unico ambito in cui potere costruire il futuro dell'Italia e garantire il rispetto dei diritti civili, sopratutto per le donne.
"Quella che propongo e una Rivoluzione Copernicana. Dobbiamo amministrare il Paese come se lo avessimo preso in prestito dai nostri figli".
Terminata la presentazione pubblica, a Mantova, presso l'hotel Bianchi, e stato presentato il lancio in Lombardia di Officine Democratiche: think-tank autonomo dal PD, ma vicino moralmente a Matteo Renzi, ideato per contribuire all'elaborazione contenutistica di riflessioni utili al progresso programmatico del Partito Democratico.
"Officine Democratiche e un'associazione aperta alla libera adesione di privati cittadini desiderosi di contribuire con le loro conoscenze alla riflessione contenutistica. Cerchiamo gente di qualità preparate su precise tematiche" ha dichiarato il Presidente di Officine Democratiche, Giuliano Gasparotti.
Come rilevato dal Referente lombardo del Think-Tank renziano, Daniele Marconcini, Officine Democratiche e legata non solo alla coltivazione delle conoscenze e dei saperi, ma anche al territorio: per via della sua storia politico-culturale, Mantova e stata scelta come ponte per installare un distaccamento in Lombardia.
Matteo Renzi ha deciso di sfidare nelle primarie del centrosinistra il Segretario del suo Partito, Pierluigi Bersani: sostenuto dell'establishment del PD.
Il giovane Sindaco di Firenze - che già in passato ha battuto la nomenclatura di partito nelle primarie per la corsa a Primo Cittadino della sua città - promette una politica più moderna, giovane e proiettata al futuro.
Matteo Cazzulani
Lombardi Nel Mondo
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