Anniversario media Virgilio. Ci sono passate migliaia di persone non solo tre o quattro di Giorgio Barbieri
Sto leggendo, un po' sbalordito per la verità, tutti gli interventi che riguardano l'anniversario della scuola media Virgilio.
Non tanto per il valore della scuola, che è innegabile. Ma perchè si mettono in risalto solo tre o quattro persone che hanno frequentato quella scuola e che poi hanno ottenuto importanti risultati nella loro carriera professionale. Anch'io ho frequentato la Virgilio quando ancora era in via Palestro (preside Sfilio) ma non sono diventato giornalista professionista grazie a quel passaggio, peraltro obbligato. E questo vale per il calciatore Vialli e per la blogger Ferragni. Così come per la collega e amica Livia Taglioli, che oggi lavora alla Gazzetta dello Sport online e che ha frequentato la sede di via Trebbia. E per tantissimi altri. Dalla Virgilio sono passati migliaia di cremonesi che poi nella vita lavorativa hanno preso strade diverse e per questo non sono meno importanti di Vialli o della Ferragni. La scuola media è una scuola dell'obbligo e quindi una tappa di passaggio. Diverso invece il discorso per le scuole superiori, quando la scelta diventa individuale o della famiglia.