Non si sono sentiti i tuoni del ministro dell’interno in difesa della libertà di manifestazione come avvenne in occasione della calata del leader della lega a Napoli, ma la determinazione a manifestare liberamente mantenuta con forza dagli organizzatori e dai tanti soggetti che hanno aderito all’iniziativa ha ottenuto il risultato: la manifestazione il 22 si farà.
Pontida non è una zona di guerra, sottratta alle regole democratiche, come vorrebbe il coprifuoco decretato dal sindaco, ma fa ancora parte di quel paese che fino a poco tempo fa la lega nord voleva dividere predicando la secessione.
Il Partito della Rifondazione Comunista si è battuto con forza sia a livello locale che nazionale incalzando le istituzioni di governo e di polizia perché garantissero la libertà di manifestare.
Il Prc che ha aderito subito alla giornata di festa e di lotta sarà presente a Pontida per dire che il razzismo è illegale in tutta l’Italia, che il razzismo e la xenofobia sono gli strumenti del potere per scaricare il disagio sociale nella guerra tra poveri, che solo le politiche di pace e di accoglienza possono sconfiggere i fondamentalismi interni ed esterni.
TUTTE E TUTTI A PONTIDA IL 22 APRILE! Invitiamo le compagne e i compagni, antirazzisti e democratici a contribuire al successo dell’iniziativa partecipando numerose/i.