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Arrestare perdita biodiversità per un sistema alimentare sano e sostenibile

Il 22 maggio era la Giornata mondiale della biodiversità, una festività dedicata alla difesa e alla tutela della biodiversità proclamata nel 2000 dall’Assemblea generale...

| Scritto da Redazione
Arrestare perdita biodiversità per un sistema alimentare sano e sostenibile

Il 22 maggio era la Giornata mondiale della biodiversità, una festività dedicata alla difesa e alla tutela della biodiversità proclamata nel 2000 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite per celebrare l’adozione della Convenzione sulla Diversità Biologica (Convention on Biological Diversity) ratificata ad oggi da 196 paesi. Il tema della biodiversità riguarda tematiche ampie come l’agricoltura sostenibile; desertificazione, degrado del suolo e siccità; acqua e servizi igienico-sanitari; salute e sviluppo sostenibile; energia; scienza, tecnologia e innovazione, condivisione delle conoscenze e sviluppo delle capacità; resilienza e adattamento urbano; trasporto sostenibile; cambiamento climatico e riduzione del rischio di catastrofi; oceani e mari; foreste; gruppi vulnerabili, compresi i popoli indigeni; e sicurezza alimentare.

Mercoledì 20 maggio la Commissione europea ha adottato una nuova e globale strategia per la biodiversità, per riportare la natura nella nostra vita e la strategia “Dal produttore al consumatore” per un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente. Le due strategie si rafforzano a vicenda e favoriscono i rapporti tra natura, agricoltori, industria e consumatori affinché lavorino insieme per un futuro competitivamente sostenibile.

In linea con il Green Deal europeo, infatti, entrambe propongono azioni e impegni ambiziosi da parte dell’UE per arrestare la perdita di biodiversità in Europa e nel mondo e trasformare i nostri sistemi alimentari in standard di riferimento per la sostenibilità competitiva a livello globale, la protezione della salute umana e del pianeta nonché la sussistenza di tutti gli attori della catena del valore alimentare. La crisi Covid-19, d’altro canto, ha dimostrato quanto la crescente perdita di biodiversità ci renda vulnerabili e come il buon funzionamento del sistema alimentare sia essenziale per la nostra società. Le due strategie pongono il cittadino in posizione centrale, impegnandosi ad aumentare la protezione della superficie terrestre e del mare, ripristinando gli ecosistemi degradati e dando all’UE un ruolo guida sulla scena internazionale sia per la protezione della biodiversità sia per la costruzione di una catena alimentare sostenibile.

In particolare, la nuova strategia sulla biodiversità affronta le principali cause della perdita di biodiversità, come l’uso insostenibile della superficie terrestre e del mare, lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali, l’inquinamento e le specie esotiche invasive. Adottata durante la fase centrale della pandemia di Covid-19, la strategia costituisce un elemento centrale del piano di ripresa dell’UE, fondamentale sia per prevenire la comparsa e rafforzare la resilienza a future pandemie sia per offrire opportunità commerciali e di investimento immediate che rilancino l’economia dell’UE. Intende inoltre rendere la dimensione della biodiversità una parte integrante della strategia globale dell’UE per la crescita economica.

La strategia propone, tra l’altro, di stabilire obiettivi vincolanti per ripristinare gli ecosistemi e i fiumi che hanno subito danni, migliorare la salute degli habitat e delle specie protetti dell’UE, riportare gli impollinatori nei terreni agricoli, ridurre l’inquinamento, inverdire le nostre città, rafforzare l’agricoltura biologica e altre pratiche agricole rispettose della biodiversità, e rendere più sane le foreste europee. Promuove misure concrete per rimettere la biodiversità europea sul percorso della ripresa entro il 2030, ad esempio trasformando almeno il 30 % della superficie terrestre e dei mari d’Europa in zone protette efficacemente gestite e destinando almeno il 10 % delle superfici agricole ad elementi caratteristici del paesaggio con elevata diversità.

Le azioni previste per la protezione, l’uso sostenibile e il ripristino della natura apporteranno benefici economici alle comunità locali, creando posti di lavoro e crescita sostenibili. Saranno sbloccati finanziamenti per 20 miliardi di euro all’anno destinati alla biodiversità provenienti da varie fonti, tra cui fondi dell’UE e finanziamenti nazionali e privati.

La strategia “Dal produttore al consumatore“, invece, consentirà di passare a un sistema alimentare dell’UE caratterizzato dalla sostenibilità, che salvaguarda la sicurezza alimentare e assicura l’accesso a regimi alimentari sani provenienti da un pianeta sano, riducendone l’impronta ambientale e climatica e rafforzandone la resilienza, proteggendo la salute dei cittadini e garantendo il sostentamento degli operatori economici. La strategia stabilisce obiettivi concreti per trasformare il sistema alimentare dell’UE, che comprendono ridurre del 50% l’uso di pesticidi e dei rischi correlati, di almeno il 20% l’uso di fertilizzanti, del 50% le vendite di antimicrobici utilizzati per gli animali d’allevamento e l’acquacoltura e infine raggiungere l’obiettivo di destinare il 25% dei terreni agricoli all’agricoltura biologica.

Propone inoltre misure ambiziose per garantire che l’opzione più sana sia anche quella più facile per i cittadini dell’UE, anche grazie a una migliore etichettatura che risponde più adeguatamente alle esigenze dei consumatori circa le informazioni in materia di alimenti sani e sostenibili. Gli agricoltori, i pescatori e gli acquacoltori europei svolgono un ruolo fondamentale nella transizione verso un sistema alimentare più equo e sostenibile: beneficeranno del sostegno della politica agricola comune e della politica comune della pesca attraverso nuovi flussi di finanziamento e regimi ecologici per l’adozione di pratiche sostenibili. Fare della sostenibilità il marchio dell’Europa vuol dire aprire nuove opportunità commerciali e diversificare le fonti di reddito per gli agricoltori e i pescatori europei.

In quanto parti fondamentali del Green Deal europeo, le due strategie sosterranno anche la ripresa economica. Nel contesto del coronavirus, esse intendono rafforzare la resilienza delle nostre società nei confronti di future pandemie e minacce quali gli impatti del clima, gli incendi boschivi, l’insicurezza alimentare o l’insorgenza di malattie, anche favorendo pratiche più sostenibili per l’agricoltura, la pesca e l’acquacoltura e affrontando il problema della protezione delle specie selvatiche e del commercio illecito di specie selvatiche. Le strategie contengono inoltre importanti elementi internazionali. La strategia sulla biodiversità riafferma la determinazione dell’UE a dare l’esempio per affrontare la crisi mondiale in questo ambito.

La Commissione intende mobilitare tutti gli strumenti di azione esterna e i partenariati internazionali per contribuire a sviluppare un ambizioso nuovo quadro mondiale delle Nazioni Unite per la biodiversità nell’ambito della conferenza delle parti della convenzione sulla diversità biologica prevista per il 2021. La strategia “Dal produttore al consumatore” intende promuovere la transizione mondiale verso sistemi alimentari sostenibili, in stretta cooperazione con i suoi partner internazionali.

Prossime tappe.

La Commissione invita il Parlamento europeo e il Consiglio ad approvare le due strategie e gli impegni che vi si assumono. Tutti i cittadini e i portatori di interessi sono invitati ad avviare un ampio dibattito pubblico.

(aise) 

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