Martedì, 23 aprile 2024 - ore 10.34

Attolini.CRIT Cogliere l'attimo.

| Scritto da Redazione
Attolini.CRIT Cogliere l'attimo.

Il progetto CRIT nasce dalla considerazione che a Cremona esistono tre elementi che possono essere considerati dei "buoni punti di forza", cercherò di elencarli qui di seguito:
1. La presenza consolidata del Politecnico di Milano.
A partire dal 1986 il Politecnico di Milano a Cremona ha generato un "fenomeno sociale" soprattutto correlato all'introduzione sul mercato del lavoro di circa un migliaio di giovani, con un titolo universitario triennale. Questi giovani con una laurea in Ingegneria, spendibile immediatamente in contesti lavorativi ad elevata professionalità, con la loro presenza hanno mutato le aziende in cui sono stati assunti, oppure hanno generato nuove imprese. I settori aziendali nei quali si sono inseriti sono soprattutto quelli dove le tecnologie ICT (Information and Communication Technology) hanno un ruolo preponderante e queste aziende oggi vengono indicate come Terziario Avanzato o Quaternario indicando con questo termine le imprese di servizio ad elevato valore aggiunto e tecnologico. Oggi la sede cremonese del Politecnico è Polo Territoriale dell'Ateneo.

2. La presenza di aziende a forte propensione innovativa.
Queste aziende hanno come "fil rouge" l'aver assunto i laureati della sede Cremonese del Politecnico di Milano, hanno avviato collaborazioni per stage, hanno finanziato assegni di ricerca e hanno portato avanti progetti in collaborazione con i docenti del Politecnico di Milano.
Questa decina di aziende, sopravvissuta alla "bolla della net economy", ha assunto posizioni di rilievo in nicchie di mercato ed ha avuto la capacità di generare e massimizzare il profitto. Oggi queste aziende nel contesto del mercato possono decidere di porsi ad un livello differente,  possono cercare di rivedere le proprie logiche di approccio al mercato, possono decidere di cambiare o di ripensare le proprie strategie di crescita, ormai il riferimento non può più solo essere l'Italia, non può più solo essere l'Europa. Questi imprenditori stanno cercando di capire se sia percorribile un nuovo modello di business.

3. La presenza a Cremona di aemcom.
Nel 2002 basandosi su uno studio di fattibilità di alcuni docenti del Politecnico di Milano è nata "aemcom", una delle pochissime esperienze di società di Telecomunicazioni locale. Oggi "aemcom" ha il vantaggio competitivo di poter garantire la "Banda Ultra Larga" (per i tecnici nota come UWB, Ultra-Wide-Band) mentre in Italia e nel mondo in molti stanno cercando di avere questa tecnologia e non ce l'hanno.

Vorrei approfondire questo punto riportando alcune dichiarazioni lette recentemente sui principali quotidiani nazionali.

"Emma Marcegaglia ha ribadito in questi giorni alcune priorità fondamentali e ha giustamente ricordato che la Banda Larga è un driver necessario per la nostra economia, che serve per poter creare le premesse di una indispensabile ripresa economica. Deve essere il primo degli investimenti ed in un momento in cui di soldi disponibili ce ne sono pochi, la scelta di puntare sulle telecomunicazioni sarebbe sicuramente la più corretta."

"Secondo l’Ocse, ogni euro investito in progetti di banda larga, genera 4 euro di Pil. Il Piano Romani porterebbe lavoro a 4mila ingegneri, 11mila tecnici, 13mila operai specializzati, 15mila operai comuni e 6mila impiegati. La riforma Brunetta della PA digitale può produrre risparmi per 5 miliardi di euro alle Pmi."

Avere oggi la "Banda Ultra Larga" potrebbe essere un elemento di forte richiamo a fronte del fatto che le altre città per averla dovrebbero investire molto. Se Cremona resta ferma rischia ancora una volta di essere raggiunta prima di avere sfruttato il vantaggio competitivo che già possiede.

A Cremona abbiamo una lunga storia di "occasioni mancate" di "realizzazioni parziali" di buoni spunti innovativi a cui non abbiamo dato il giusto impulso perchè si consolidassero, cito qui di seguito i primi che mi vengono in mente, sono i soliti che ad ogni occasione di riflessioni ritornano in mente un po' a tutti. 

Abbiamo avuto l'occasione di un Porto Canale che doveva essere lo sbocco al mare della Svizzera e tutto si ferma a Pizzighettone.

Abbiamo avuto l'opportunità di avere la Facoltà di Agraria dell'Università Cattolica che è stata costretta ad insediarsi a Piacenza.

Abbiamo avuto la prima Rete Civica cittadina che è nata come elemento unificante tra gli Enti Pubblici locali e siamo rimasti a guardare l'evolversi della storia digitale della PA italiana.

Abbiamo avuto, grazie alla lungimiranza di un Ingegnere vecchio stile, la prima città in Italia con 90 km di fibra ottica, e abbiamo atteso che molte altre città la realizzassero.

Abbiamo avuto la fortuna di legare la città ad Antonio Stradivari e da 300 anni siamo stati fermi ad una "fama" che non "ci ha ritornato" quanto potrebbe, per fortuna in questo caso le cose stanno cambiando e sono convinto che oggi grazie all'intervento del Cav. Arvedi la città finalmente riuscirà a valorizzare al meglio la liuteria.
 
Il Progetto CRIT, che ho delineato con l'amico Carlo Todeschini su invito del Prorettore della sede Cremonese del Politecnico di Milano, professor Gianni Ferretti, vuole essere una proposta per quella decina di imprenditori del Quaternario e per gli amministratori della città, se i primi vorranno correre un nuovo rischio imprenditoriale ed i secondi vorranno agevolare una "Opportunità di insediamento a Cremona per imprese ad alta propensione innovativa" si potrà innescare il tentativo di caratterizzare la città come un buon posto in cui attirare chi lavora nel Quaternario. Questo progetto potrebbe generare un fenomeno di rientro dei pendolari che lavorano a Milano, potrebbe creare opportunità di lavoro per i giovani cremonesi, potrebbe contribuire trasversalmente alla crescita di tante altre aziende del territorio che hanno bisogno dei servizi di chi lavora nel Quaternario.

Quando abbiamo scelto l'acronimo CRIT personalmente non l'ho legato ad un solo significato perchè mi piace l'idea di essere sempre in evoluzione, di poter cambiare contesto e adattarsi velocemente alle esigenze, i possibili significati di CRIT che ho in mente e che ritengo indicativi degli aspetti fondanti il progetto sono: CRemona Information Technology, CRemona ITalia, Innovazione Tecnologica, Imprese Territorio, Investire Talenti, Intraprendere Trasformare, Centro Ricerca, Innovare Trasferire, Costruire Recuperare.

Nel progetto il Politecnico di Milano, come chiesto dagli imprenditori, svolge il ruolo di "scintilla" e di "lievito", ha delineato e proposto l'idea ed ha agevolato l'incontro di diverse realtà. Il primo passo dovrà essere fatto dagli imprenditori coinvolti, i quali dovranno decidere il livello del loro rischio imprenditoriale e in base a quello che decideranno il progetto potrà avere differenti scenari. Gli imprenditori formuleranno agli amministratori locali delle richieste di agevolazioni e di investimento pubblico, sotto forma di: scelte di governo del territorio, di sgravi, di politiche di insediamento particolari.
Il Politecnico di Milano rientrerà poi in gioco con il ruolo che gli è proprio cioè: formare giovani laureati, instaurare collaborazioni di ricerca, insediare un presidio per l'incubazione di nuove imprese, proporre e ricevere proposte di collaborazione con le imprese del territorio, porsi nel contesto nazionale e internazionale come attrattiva per i giovani che intendono formarsi a livello universitario nell'ambito dell'ingegneria.
 
Orazio "... carpe diem, quam minimum credula postero", tradotto sommariamente, invitava ad agire subito senza confidare troppo in quello che ci riserverà il futuro.

Se chi può decidere vorrà credere nel progetto CRIT e vorrà correre i rischi correlati, potrà davvero dare una svolta alla città.

Gentile direttore voglio dare seguito agli articoli ed agli interventi pubblicati sui giornali locali relativamente al progetto CRIT, forse mi sono dilungato troppo, le chiedo in caso di pubblicazione se possibile di non tagliare.

Gianluca Attolini

2617 visite
Petizioni online
Sondaggi online

Articoli della stessa categoria