Domenica, 12 maggio 2024 - ore 09.06

Autostrata Ti-Bre, i comitati ambientalisti contro le parole di Pizzarotti

Gli ambientalisti solidali con il Sindaco di Colorno, Michela Canova, destinataria di un duro e inaccettabile attacco da parte dell’imprenditore parmigiano

| Scritto da Redazione
Autostrata Ti-Bre, i comitati ambientalisti contro le parole di Pizzarotti

«In questi giorni il noto imprenditore parmigiano Paolo Pizzarotti, lui in prima persona, ha preso carta e penna e ha scritto ai Sindaci della provincia che hanno aderito all’iniziativa Parma. Io ci sto.

La lettera si traduce ben presto in un’accorata difesa dell’opera autostradale Ti-Bre (di cui la sua impresa si è aggiudicata l’esecuzione) e in un inusitato attacco a Michela Canova, Sindaco di Colorno, che ha l’unica colpa di aver manifestato la sua contrarietà all’infrastruttura»: così i portavoce del Comitato per la tutela del territorio di Trecasali e del Coordinamento dei Comitati contro le Autostrade Ti-Bre e Cr-Mn.

«Il dott. Pizzarotti si lamenta del fatto che “alcuni amministratori locali continuano a fare ostruzionismo, ritardando gli adempimenti loro richiesti e opponendosi in tutte le sedi alla costruzione dell’opera”. È appena il caso di ricordare che il Comune di Colorno non è al momento interessato alla costruzione del primo lotto dell’autostrada e come tale, quindi, non è tenuto ad alcun adempimento e si fatica a comprendere come la semplice opinione di contrarietà possa costituire un atto di ostruzionismo», proseguono gli ambientalisti.

«Le lamentele dell’imprenditore stridono alquanto con la sicumera riportata nelle ultime righe della lettera: “nonostante tutto il provvedimento autorizzativo potrebbe essere alle ultime battute: due settimane fa sono stati emessi gli ultimi pareri di competenza del Ministro dell’Ambiente e del Ministro dei beni culturali; a questo punto, dopo il completamento delle ultime pratiche, il Ministero delle Infrastrutture potrà approvare il progetto esecutivo e consentire l’inizio dei lavori”. Quindi? Se le procedure vanno speditamente verso la conclusione, che bisogno c’è di attaccare una persona che non ha nessun ruolo operativo nell’iter?», aggiungono i No Ti-Bre.

«Infine, due parole sul contesto in cui è stata scritta la lettera. Parma. Io ci sto è un’iniziativa che mira a ridare lustro a una città caduta in disgrazia e sepolta da scandali e malaffare. Il dott. Pizzarotti dice che “la realizzazione di nuove infrastrutture viarie rappresentano sempre una straordinaria opportunità di sviluppo e crescita socio-economica, comprovato da autorevoli studi”. Ebbene, possiamo dire tranquillamente, senza peccare di superbia, che a Parma non abbiamo bisogno di autorevoli studi per dimostrare l’esatto contrario: ponti magnifici, strade e stazioni nuove di zecca, non solo hanno reso la città più brutta ma l’hanno anche lasciata sul lastrico, sommersa da un debito milionario che ha ipotecato il futuro di tutti i cittadini», ribattono i comitati per l’ambiente.

«È ora di smetterla con la famigerata equazione “infrastrutture = sviluppo”. L’infrastruttura crea benessere solo se porta valore aggiunto e, oggi come oggi, quest’ultimo si può coniugare solo con la parola “sostenibile”. Quando le infrastrutture sono inutili, e le autostrade nel 2016 lo sono, portano solo degrado e una montagna di debiti. In questi giorni in città si è parlato di Smart City; l’infrastruttura autostradale, pensata quarant’anni fa, è quanto di più lontano si possa immaginare dal concetto di Smart City. Michela Canova, in un deserto politico e culturale, ha avuto il merito di capire questo concetto e di farsi paladina di coloro che aspirano ad avere un presente e un futuro puliti, efficienti, progrediti e intelligenti. Di questo le siamo immensamente grati», concludono gli ambientalisti.

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