Signor direttore, quello del canone Rai é un tema ostico. Una tassa odiata da tutti e non pagata da molti. Stupido chi la paga? No, onesto. Furbo chi non la paga? No, un disonesto. E c'é chi si vanta pubblicamente di esserlo, senza peraltro essere perseguito. Certo sarebbe bello e opportuno poterlo abolire, sarebbe poi altrettanto bello ci fosse un buon servizio in cambio. È opportuno limitare gli stipendi dei personaggi televisivi che lavorano in Rai con soldi pubblici. I canali privati li paghino quanto vogliono, la Rai no. Il canone copre metà del costo dei programmi, l'altra metà é pubblicità. Perché metterlo in bolletta? Beh perché se pagano tutti, tutti pagano meno. Il fatto che sia stato messo in bolletta, può dar fastidio a chi non lo pagava e non a chi pagava che invece avrà una riduzione (...). Il problema in Italia é sempre quello, chi fa il furbo danneggia chi é onesto. Che sia la volta buona che anche i furbetti inizino a mettere mano al portafogli.
Dario Anzola (Viadana)