Cgil Camusso: flat tax e condoni sono politiche di destra
Le conclusioni del congresso della Lombardia
“La contestazione da parte del governo delle regole europee non corrisponde a scelte che danno una prospettiva al Paese. Ma non si può pensare e immaginare una manovra fuori dai parametri europei soltanto in una logica di spesa”. Lo afferma il segretario generale della Cgil Susanna Camusso nel concludere il congresso confederale della Lombardia. Non c’è nella manovra “una politica di sviluppo che guardi innanzitutto a creare occupazione, eppure noi continuiamo ad avere un profondo deficit di crescita e siamo tra i pochi paesi europei che non sono neanche tornati ai livelli pre-crisi”.
“L’altro problema che abbiamo – aggiunge – è l’atteggiamento che ha il governo di mettere in discussione anche gli investimenti già decisi, sta bloccando i cantieri, determina incertezza”. Inoltre, “l’idea del nazionalismo e dell’estraneità alla comunità europea è assolutamente drammatica per la nostra economia, che non è mai stata e non sarà mai autosufficiente. Una logica profondamente conciliante con la diffusione delle paure, col non dare mai prospettive”. Sempre a proposito dell’esecutivo, “può essere che nella loro mente – aggiunge – destra e sinistra non abbiano più senso, ma il blocco sociale a cui fanno riferimento, con le loro politiche, è un blocco di destra e se c'è bisogno di qualche conferma basta mettere insieme la flat tax e i condoni edilizi e quelli fiscali”.