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Ci sarebbe bastato l'affetto

| Scritto da Redazione
Ci sarebbe bastato l'affetto

Pescando fra le molte storie conservate negli scaffali dell’Archivio di Pieve vi faccio gli auguri con il racconto di un Natale in tempo di guerra. Abituati alle privazioni e alla miseria molte famiglie italiane dell’epoca si accontentavano degli affetti come unica richiesta per un Natale sereno.

Il brano e’ tratto dal diario Più della fame e piu' dei bombardamenti, edito da Il Mulino nella collana Storie italiane, una scrittura quotidiana dedicata da Corrado Di Pompeo alla moglie Antonietta durante i mesi dell'occupazione di Roma. Divisa dalla guerra, la famiglia Di Pompeo si ricongiungera' solo dopo la Liberazione.

Mercoledì 24 novembre 1943

Ho visto quest’oggi, in una vetrina, esposti i pupi pel Presepio. Il mio pensiero e’ corso con tenerezza subito ai miei adorati figli e in special modo a Franco che incomincia a capire certe cose. Ho provato una stretta al cuore nel pensare il triste Natale che si avvicina per noi cosi’ pieno di intime tradizioni. Quale desolazione sara’ per me fare il primo Natale senza la mia adorata famigliola. Potessi almeno avere in quei giorni vostre buone notizie! Ma ahime’ ne dubito molto. Se eravamo uniti, forse quest’anno le feste natalizie dovevano passare magre sul vero senso della parola, ma cosa importava? Ci sarebbe bastato l’affetto che ci lega reciprocamente, la gioia di tenere i nostri figli vicino, la felicita’ di essere tutti uniti, non è vero mia dolce Antonietta?

Ma il destino crudele che si abbatte su questa martoriata Italia non ha voluto risparmiare neanche noi, forse e’ questa la nostra quota parte di tante sciagure e di tanti lutti. Ma questa nostra divisione sarebbe piu’ tollerabile se entrambi potessimo scambiarci a vicenda notizie, invece si ignora tutto ormai son due mesi, si ignora anche se si e’ ancora in vita, quali terribile mostruosita’ crea la guerra! [...]

Natale 1943

Dopo un’assenza di poco più di 24 ore, eccomi di nuovo a casa, in questa casa fredda e triste per la vostra mancanza...

Questo Natale, -che io speravo di fare con voi a costo di sormontare qualunque difficolta’ se gl’Inglesi fossero arrivati come si diceva, ed io ardentemente speravo- e’ passato. E’ andato via come un giorno qualsiasi od una qualsiasi domenica...

A tutti auguro di avere affetti da coltivare con i quali dividere giornate serene di festa.

Loretta Veri, archivio dei diari di Pieve Santo Stefano

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