Tra Sei e Settecento la musica strumentale, definitivamente emancipata dall’ipoteca vocale, conosce un periodo di intenso sviluppo, sia in relazione al definirsi di forme e generi di ampia circolazione in Italia e in Europa, come la Sonata, il Concerto o la nascente Sinfonia, sia per una generale tendenza di queste forme verso il virtuosismo, particolarmente evidente nelle parti dello strumento solista che dialoga con lorchestra. L’Ensemble “Accademia del Carmine” del Conservatorio "Arrigo Boito" di Parma diretto da Petr Zejfart offre - domenica 27 aprile, alle 11, all’Auditorium "Giovanni Arvedi" del Museo del Violino - una ampia ricognizione tra stili e modi musicali del Barocco. Se il Settecento è l'esaltazione della forma nella codificazione delle regole, il secolo precedente rappresenta il momento fluido della sperimentazione. Dapprima simpone la volontà di trasporre "affetti", poi il sentimento subisce il governato della ragione. Gli affetti si solidificano nello stampo della forma. Il Concerto e la Sonata si strutturano in movimenti coesi con pieno risalto della tonalità armonica, maggiore o minore. Non a caso il titolo dell’appuntamento, "Colori e volti del Barocco" vuol proprio sottolineare l’iridescente tavolozza strumentale, il gusto pittorico e pittoresco dell'invenzione, della stravaganza, del cimento. In questa galleria di modi musicali si incontreranno autori più noti, come Haendel, Telemann e Vivaldi, ma si potranno scoprire figure meno presenti nei cartelloni delle stagioni concertistiche, come Scheidt e Zelenka. In un catalogo che è rappresentativo anche di gusti e scuole locali questa sintesi tra l’invenzione temperamentosa ed i modi austeri del barocco e offre un ascolto di sicuro fascino, anche in virtù dell’alta qualità estetica di tali opere e delle riverberazioni che di esse si possono cogliere in buona parte degli autori successivi.
Samuel Scheidt
Gagliarda à 5 per archi e basso continuo
Georg Ph. Telemann
Concerto per 4 violini in Re magg. TWV 40:202
Jan Dismas Zelenka
"Hipocondrie à 7 Concertanti" per 2 oboi, fagotto, 2 violini, viola e basso
Georg Ph. Telemann
"Concerto" per flauto, violino, viola da gamba e basso c. (da Quatuors parisiens, 1730)
Georg F. Haendel
Concerto grosso n.1 op.6 in Sol magg.
Antonio Vivaldi
Concerto in Do magg. per flautino, archi e cembalo RV443
Ensemble Accademia del Carmine del Conservatorio A. Boito di Parma:
direttore Petr Zejfart
Ingresso Euro 10
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L'ENSEMBLE "ACCADEMIA DEL CARMINE" nasce nel Conservatorio di Parma nel 1997 come Laboratorio di prassi esecutiva antica all'interno della classe di Musica d’insieme per strumenti a fiato del maestro Petr Zejfart. Una delle principale finalità del progetto era quella di fornire agli allievi la conoscenza di nuovi orizzonti interpretativi, basati su esperienze ormai consolidate attraverso la pratica con gli strumenti d'epoca. Questa proposta ha riscontrato un vivo interesse da parte dei musicisti e ha rafforzato la comune aspirazione nel proseguire in questo tipo di esperienza, percorrendo vasti territori nel campo della musica antica. La ricerca delle sonorità e del gusto dell'epoca attraverso l'uso degli strumenti moderni è la particolarità di questo gruppo, che affonda le proprie radici nella esperienza musicale del proprio concertatore e direttore Petr Zejfart. L’ensemble ha al suo attivo esecuzioni pubbliche di rilievo, tra cui alcune delle suites orchestrali di Bach, Concerti grossi di Corelli e di Händel e brani del repertorio barocco francese (Lully, Rameau), e soprattutto il Requiem K. 626 di W. A. Mozart.
Fonte: Museo del Violino