Martedì, 30 aprile 2024 - ore 08.23

Comune amplia criteri per ospitalità degli sfrattati

In caso di famiglie senza abitazione per eventi improvvisi, accoglienza fino al superamento della situazione emergenziale

| Scritto da Redazione
Comune amplia criteri per ospitalità degli sfrattati

Per fronteggiare meglio l’emergenza abitativa che riguarda molte famiglie sfrattate dalle abitazioni private e i nuclei rimasti senza un tetto a causa di eventi improvvisi, la Giunta comunale ha ampliato i criteri per l’ospitalità in alberghi, pensioni e residence. In particolare, in caso di sfratto, l’accoglienza verrà estesa anche alle persone che si trovano in condizioni di grave disagio socio-sanitario attestato dai Servizi Sociali. Inoltre i tempi dell’accoglienza saranno prolungati fino alla disponibilità dell’alloggio (per gli sfrattati) e fino al superamento dell’emergenza (per le famiglie costrette a lasciare la propria abitazione a causa di eventi improvvisi). Secondo le nuove linee di indirizzo del Comune, in caso di sfratto potranno usufruire del servizio di ospitalità di emergenza le persone di età uguale o superiore ai 65 anni, quelle con invalidità superiore al 66%, i nuclei con minori e, da adesso, anche le persone in condizioni di grave disagio socio-sanitario attestato dai Servizi sociali del Comune (ad esempio, malati gravi e donne vittime di maltrattamenti). Per tutte queste persone dovrà essere sempre e comunque riconosciuta l’idoneità al canone sociale dell’Erp, come previsto dal Regolamento regionale 1/2004.La permanenza in albergo sarà consentita fino a 30 giorni, prorogabili nel caso in cui non sia ancora disponibile l’alloggio popolare. L’ospitalità negli alberghi è prevista anche per i nuclei costretti ad abbandonare il proprio alloggio a causa di eventi improvvisi, per il tempo necessario a consentire il superamento della situazione emergenziale. “Di recente – spiega l’assessore alla Casa Daniela Benelli – abbiamo affrontato il caso di una famiglia sfrattata in cui il capo famiglia aveva necessità di ricovero urgente per una malattia grave. Ci siamo accorti che quel caso, pur nella sua gravità, non rientrava tra le categorie previste e abbiamo quindi deciso di correggere il precedente provvedimento del 2009 e di ampliare i criteri per l’ospitalità. I casi finora non sono stati molti, per fortuna, ma il disagio vissuto da queste persone è molto pesante, soprattutto nel momento in cui si trovano ad aver perso la propria abitazione”. 

Fonte: Comune di Milano

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