Lunedì, 17 novembre 2025 - ore 11.20

(CR) Pianeta Migrante. La Cassazione conferma il modello accoglienza di Riace

Pianeta Migrante. La Cassazione conferma il modello accoglienza di Riace

| Scritto da Redazione
(CR) Pianeta Migrante. La Cassazione conferma il modello accoglienza di Riace

Pianeta Migrante. La Cassazione conferma il modello accoglienza di Riace

La sentenza afferma “l’indiscutibile intento solidaristico” e “l’assoluta mancanza di qualsivoglia fine di profitto” del sindaco Domenico Lucano che ha saputo realizzare a Riace “un’economia della speranza”

 Il 12 febbraio si è concluso in Cassazione il processo penale contro l’esperienza di accoglienza costruita nel corso di un ventennio a Riace, piccolo paese della Locride. La Corte ha confermato la sentenza di appello emessa a Reggio Calabria nell’ottobre 2023, che aveva rovesciato il giudizio di primo grado emesso dal Tribunale di Locri, due anni prima, ed ha assolto gli imputati dai reati gravissimi che quel giudizio aveva loro attribuito: associazione a delinquere, truffa, peculato. La Cassazione ha infatti respinto il ricorso della Procura Generale che chiedeva un nuovo appello; ha anche respinto il ricorso della difesa di Lucano, che contestava l’unica responsabilità residua che l’appello gli attribuiva, un falso relativo ad una sola determina di consiglio comunale (su 60 messe sotto accusa) per un concerto, con una condanna a 18 mesi con sospensione della pena.

Un processo anomalo che ha voluto colpire l’esperienza di Riace e il suo sindaco, nonostante l’indagine investigativa fosse stata giudicata priva di prove credibili in varie sedi, a partire dallo stesso Gip di Locri. Si è cercato in ogni modo di affermare che l’accoglienza a Riace era uno dei tanti casi di business. Una feroce campagna mediatica ha cercato in tanti modi di denigrare questa esperienza, dipingendo il sindaco Lucano come avido approfittatore, mascherato da un’azione umanitaria.

La sentenza della Cassazione ha fatto cadere in modo definitivo e clamoroso tutto l’impianto accusatorio: l’accoglienza a Riace non è stata una truffa, e l’azione di Lucano si è caratterizzata per «l’assoluta mancanza di qualsivoglia fine di profitto» e per «un indiscutibile intento solidaristico», che lo ha portato a realizzare a Riace «un’economia della speranza». E’ stata ristabilità la verità.

Come spiegare allora tanto accanimento, forzature e falsità? Bisognava smontare il fatto che l’arrivo dei migranti a Riace non era vissuto come un’invasione ostile, ma un’opportunità di sviluppo della comunità. Questa realtà positiva strideva col Memorandum con la Libia del 2017, con le ong definite «taxi del mare», con i respingimenti, il rifiuto di soccorso e i porti chiusi.

E’ stato un processo politico per criminalizzare la solidarietà, come succede da anni in Italia e in Europa, e per screditare l’esperienza di integrazione degli stranieri a Riace che dava  molto fastidio perché smentiva quella paura dell’invasione che giustifica i respingimenti e la difesa delle frontiere.

 La Corte d’appello e la Cassazione, hanno restituito fiducia ad un sistema giudiziario che rischia di perderne parecchia quando si mette al servizio di scelte politiche congiunturali. Rimane però l’ingiustizia di un processo politico doloroso, inutile e ingiustificato, che ha interrotto un percorso di riscatto di un’intera comunità. E rimane l’incredulità di fronte ad una campagna mediatica di denigrazione che continua perfino sulla sentenza di Cassazione, e spara in questi giorni titoli a raffica sulla «condanna definitiva del modello Riace», che invece è stato definitivamente assolto. Evidentemente Riace fa ancora scandalo, perché quel paradigma di disumanità che dal 2017 in poi si è voluto perseguire contro le migrazioni continua purtroppo a dominare con i respingimenti, i sequestri e le deportazioni di oggi.

 

988 visite

Articoli correlati

Petizioni online
Sondaggi online