Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 21.38

Crema Santa Lucia Il FATF torna a scuola per festeggiare la notte più lunga

Aspettavamo questo momento in tanti…bambini, maestre, e forse soprattutto i grandi sognatori…gli operatori e gli organizzatori del Franco Agostino Teatro Festival che non si sono lasciati sfuggire l’occasione di ricreare almeno una piccola magia intorno ad uno dei momenti più affascinanti dell’anno.

| Scritto da Redazione
Crema Santa Lucia Il FATF torna a scuola  per festeggiare la notte più lunga Crema Santa Lucia Il FATF torna a scuola  per festeggiare la notte più lunga

Crema Santa Lucia Il FATF torna a scuola  per festeggiare la notte più lunga

Aspettavamo questo momento in tanti…bambini, maestre, e forse soprattutto i grandi sognatori…gli operatori e gli organizzatori del Franco Agostino Teatro Festival che non si sono lasciati sfuggire l’occasione di ricreare almeno una piccola magia intorno ad uno dei momenti più affascinanti dell’anno.

Dopo tanti mesi di difficoltà, è stata un’emozione grande poter rientrare nelle piccole classi della Scuola dell’Infanzia Iside Franceschini e regalare ai bambini un momento di meraviglia. Una semplice sorpresa, un’incursione di un uomo alto alto sui trampoli e di una dolcissima ragazza che fa roteare in aria alcuni mandarini, la maestria e la poesia di Nicola Cazzalini e Sara Passerini di Taetroallosso che con poco sanno sempre stupire e per primi si emozionano nel vedere gli occhi sgranati dei piccoli. “Quanto pesano le letterine di Santa Lucia? Un soffio di vento, una giravolta, un piccolo bacio lanciato. I sogni e i desideri dei bambini giocano nell’aria, si rincorrono fino alle stelle e si tuffano nel blu della notte più magica dell’anno. Una bolla di sapone, una favola che si avvera, dolce e leggera.”

Una sorpresa che è stata accolta con entusiasmo anche dall’Amministrazione Comunale che non ha voluto mancare proprio per presentare ai bambini, con le parole del Sindaco Stefania Bonaldi, il momento di attesa che è stato preparato per loro.

La notte più lunga che ci sia, con la sua attesa, i suoi miracoli, i suoi segreti, i suoi mazzolini e i suoi mandarini ha preso vita, insieme a distanze e mascherine, per far assaporare ai bambini un pizzico di normalità.

“Abbiamo voluto far respirare ai piccoli quella voglia di sorridere e di sognare che manca a loro, ma manca tanto anche a noi. – ha sottolineato la Presidente del FATF Gloria Angelotti – “Un piccolo gesto, un simbolo, una presenza che a cui ci sembrava doveroso non rinunciare in un periodo così complesso.”

 Lanzoni, infine, usa il termine rustico belìin per indicare i giocattoli, che in città in dialetto si pronunciano beléen, da ricondursi all’italiano “bellino”, diminutivo di “bello”, il quale termine a propria volta rimanda all’aggettivo latino bellus (grazioso). Di tale termine si è appropriato il linguaggio affettivo e familiare. Per i bambini infatti i giocattoli sono sempre belli. Si veda ad esempio a Milano la fiera di O bèi o bèi!

 

 

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