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Cremona celebra “Il Giorno della Memoria” per non dimenticare

Il 27 gennaio 1945, 70 anni fa, venivano abbattuti i cancelli di Auschwitz-Birkenau e liberati i prigionieri sopravvissuti allo sterminio del più grande campo di concentramento nazista.

| Scritto da Redazione
Cremona celebra “Il Giorno della Memoria” per non dimenticare

Veniva così svelato al mondo intero il più atroce orrore della storia dell'umanità: la Shoah. Dalla fine degli anni ’30 al 1945 in Europa furono deportati e uccisi circa sei milioni di ebrei, ai quali si aggiunge lo sterminio di oppositori politici di schieramenti diversi, di persone appartenenti a popolazioni considerate di “razza inferiore”, disabili e omosessuali.  

Con legge n. 220 del 20 luglio 2000, la Repubblica italiana ha istituito il Giorno della Memoria e nel primo articolo riconosce il 27 gennaio come data simbolica per "ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati". 

Dal 2005, come stabilito il 1º novembre 2005 dalla risoluzione 60/7 dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite durante la 42ª riunione plenaria, il Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale. La risoluzione fu preceduta da una sessione speciale, tenuta il 24 gennaio 2005, durante la quale l'Assemblea generale delle Nazioni Unite celebrò il sessantesimo anniversario della liberazione dei campi di concentramento nazisti e la fine dell'Olocausto.

In occasione di questa importante ricorrenza, nello spirito della legge approvata dal Parlamento, anche a Cremona si terranno iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, perché simili eventi non possano mai più accadere, opponendosi ad ogni forma di razzismo e di odio, sostenendo il diritto alla giustizia e alla pace nel mondo.

Queste iniziative, che precederanno e seguiranno tale ricorrenza, si inseriscono nel progetto Cultura a Cremona 2015, promosso dal Comune di Cremona, una programmazione culturale partecipata che mette in collegamento progetti e permette la costruzione di collaborazioni e lo scambio di buone idee tra soggetti e istituzioni della città.

Il primo appuntamento è in programma  al Teatro Monteverdi venerdì 23 gennaio, alle 21.00, con Qui non ho visto farfalle, spettacolo di danza, musica e poesia ispirato ai disegni e alle poesie realizzati da bambini ebrei deportati nella fortezza di Terezin, al centro dell'attuale Repubblica Ceca, trasformata dai nazisti in campo di concentramento, e raccolti nel volume che porta lo stesso nome. Organizzato dall'A.S.D. Lecoledance, lo spettacolo verrà riproposto il 27 gennaio, alle 17.00, al Teatro Monteverdi.

Il 24 gennaio, alle 14.30, l'Associazione Cr.Ar.T. (Cremona Arte e Turismo), organizza La guerra al Cimitero, visita guidata per scoprire i luoghi del camposanto che raccontano vicende delle due guerre mondiali.

A Palazzo Cittanova, il 27 gennaio, alle 21.00, organizzato dall'Associazione “Paola Manfredini”, si terrà Giornata della Memoria: da Theresienstadt a Lampedusa, spettacolo teatrale e musicale che, nel 70° anniversario della fine del secondo conflitto mondiale, proprio per il Giorno della memoria, attraverso immagini, suoni e documenti evocativi della discriminazione nel periodo nazifascista, propone una riflessione sui fatti contemporanei.

Organizzato dal Comune di Cremona – Assessorato alla Cultura – il 28 gennaio, alle 21.00, nella Sala della Camerata di Casa Elisa Maria (via Aselli, 63), è in programma il concerto Violino della Shoah e Mandolino della Memoria. Per questo evento saranno suonati due strumenti che l'imprenditore milanese Carlo Alberto Carutti ha consegnato al Museo Civico “Ala Ponzone” per essere esposti nella Collezione Le Stanze per la Musica. Il violino è stato testimone dei campi di sterminio nazisti durante la seconda guerra mondiale, atroce esperienza alla quale non è purtroppo sopravvissuta la sua proprietaria, una torinese di origine ebrea. La cassa armonica si caratterizza per la stella a sei punte intarsiata con un filetto in madreperla. E' di buonissima fattura ed è probabilmente ascrivibile alla scuola liutaria piemontese tra Otto e Novecento. Sul fondo dello strumento è scritto in tedesco Inno alla musica che rende liberi e vi sono le note di un motivo fra le quali è inciso il numero di matricola di un deportato. Il mandolino è stato costruito nel febbraio 1917 nel campo di prigionia di Dorchester, in Inghilterra, da militari tedeschi, all'interno del quale si trovano una foto composta da due  immagini tra le quali vi è la frase Sono stato costruito nel campo di prigionia di Dorchester. Il concerto sarà trasmesso sull'emittente televisiva Cremona 1  la sera del 29 gennaio. Dal 29 gennaio i due strumenti saranno esposti al Museo Civico “Ala Ponzone” di Palazzo Affaitati, nella Collezione Le Stanze per la Musica.

Programma del concerto

E.A. Mario (Giovanni Ermete Gaeta)

La leggenda del Piave

Canzone di trincea

Serenata all'Imperatore

Giuseppe Giuliano

Concerto in Sol maggiore per Mandolino e Archi

Ch.W. Gluck

Melodia dall'Orfeo

E. Elgar

Serenata per Archi

Tradizionale Ebraico

Ani Maamin

O. Respighi

Adagio con variazioni

J. Williams

Tema da Schindler list

Solisti:

Ugo Orlandi (Mandolino collezione Carutti)

Anastasiya Petryschak (Violino collezione Carutti)

Marco Perini (Violoncello collezione Carutti)

Ensemble da camera de La Camerata di Cremona

Direttore Marco Fracassi

Mercoledì 28 gennaio, al Cinema Filo di piazza Filodrammatici, alle 16.00 e alle 21.00, sarà proiettato il film Storia di una ladra di libri (The Book Thief), diretto da Brian Percival, con protagonisti Sophie Nélisse, Geoffrey Rush ed Emily Watson. La pellicola è la trasposizione cinematografica del romanzo Storia di una ladra di libri (pubblicato inizialmente in Italia col titolo La bambina che salvava i libri) di Markus Zusak, scritto nel 2005.

Il film è ambientato durante la Seconda guerra mondiale. Protagonista della pellicola è la giovane Liesel Meminger, ragazza che viene abbandonata dalla madre e adottata da Hans e Rosa Hubermann. Trasferita in una nuova città, Liesel viene presa in giro perché non sa leggere e l'unico a starle vicino è il suo unico amico Rudy, innamorato di lei. La ragazza, però, anche se non sa leggere, ama follemente i libri e, col tempo, impara a leggere grazie a Hans. Con lo scoppio della guerra e con la promulgazione delle leggi razziali la quiete della famiglia viene sconvolta. I Nazisti bruciano tutti i libri che hanno a loro dire "inquinato" la Germania. In tale frangente, si scopre anche che la madre di Liesel è una comunista e proprio per questo ha deciso di abbandonare il paese. Ad aggravare ancora di più la situazione, è l'arrivo di un ebreo di nome Max a casa della famiglia adottiva della ragazza. La famiglia lo accoglie in virtù di una promessa fatta da Hans al padre di Max durante la Prima guerra mondiale ma ovviamente è costretta a tenere la sua presenza segreta. Max sarà fondamentale per la crescita di Liesel, stimolando la sua creatività. L'aggravarsi della guerra e i bombardamenti che colpiranno anche la città dove vivono i protagonisti, porterà solo altro dolore nel cuore della protagonista.

L'Associazione EmmeCi, in collaborazione con Tapirulan, il 28 gennaio, dalle 9.30 alle 18.30, propone in Sala Puerari del Museo Civico “Ala Ponzone” La Giornata della Memoria, racconto animato con videoproiezioni. Sono previste tre repliche per gli alunni delle classi IV e V della scuola primaria e una per la cittadinanza.

*E' rinviato a data da definire l'incontro, promosso dalla Rete Scuole Superiori della Provincia di Cremona, con Armando Gasiani, testimone sopravvissuto alla prigionia nei campi di concentramento di Mauthausen e Gusen che si sarebbe dovuto tenere il 23 gennaio, alle 9.00, nell'Aula Magna dell'Istituto di Istruzione Superiore “Janello Trriani

In allegato locandine delle iniziative

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