Sabato, 20 aprile 2024 - ore 04.13

Cremona La Batàaglia de Cremùna di Primo Marini

La disperata difesa dei soldati italiani all’attacco nazista

| Scritto da Redazione
Cremona La Batàaglia de Cremùna di Primo Marini

Iniziativa venerdì 26 settembre alle ore 18 presso la Libreria Ponchielli di Cremona con Ennio Serventi. La sera dell’otto settembre del 1943 viene diffusa dalla radio la notizia dell’avvenuta firma dell’armistizio fra l’Italia e le forze anglo-americane. IL RE, Badoglio e gli alti comandi si rifugiano al sud lasciando l’esercito con disposizioni ambigue. All’annuncio della firma dell’armistizio  tedeschi danno inizio alla fase conclusiva del piano Alarico, da tempo predisposto, e che prevede l’occupazione militare di tutta l’alta Italia. L’esercito italiano, lasciato senza ordini precisi,  si sbanda o si consegna ai tedeschi. SI deve alla decisione dei presidi militari locali se in alcune località l’esercito italiano si opporrà alla conquista tedesca. Sono pochi i presidi militari locali che decidono di resistere, fra questi vi è anche il presidio militare di Cremona.  Nella notte i seicento militari della werhtmacht accampati al Migliaro, che saranno integrati da rinforzi, muovono all’assalto delle caserme della città. I soldati resistono al Casermone, alla Paolini e nelle altre caserme cittadine. La caserma Manfredini sarà l’ultima a cedere le armi. Primo Marini, artigliere del 3° reggimento Artiglieria di Corpo d’Armata sarà uno sei difensori alla caserma Manfredini e dopo la resa verrà deportato in un lager in Germania. Nella battaglia di Cremona  moriranno 17 militari italiani e 12 civili. Circa 10 i caduti tedeschi.

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