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Cremona Pianeta Migranti. Oltre al covid-19 anche il virus della disuguaglianza

Il Virus della disuguaglianza” un rapporto pubblicato da Oxfam, dice che se la pandemia ha spinto nella povertà miliardi di persone

| Scritto da Redazione
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Cremona Pianeta Migranti. Oltre al covid-19 anche il virus della disuguaglianza.

“Il Virus della disuguaglianza” un rapporto pubblicato da Oxfam, dice che se la pandemia  ha spinto nella povertà miliardi di persone, 32 grandi multinazionali hanno fatto 109 miliardi di extra-profitti e che le fortune dei miliardari, a fine 2020, erano 11.950 miliardi di dollari, l’equivalente di quanto stanziato dai Paesi del G20 per la pandemia.

Un sondaggio svolto da Oxfam tra 295 economisti in 79 paesi rileva un significativo aumento della disuguaglianza di reddito a causa della pandemia, e prevede che entro il 2030 oltre mezzo miliardo di persone in più saranno in povertà, con un reddito inferiore a 5,50 dollari al giorno. Al contrario, dall’inizio della pandemia, il patrimonio dei primi 10 miliardari del mondo è aumentato di 540 miliardi di dollari complessivi, una somma più che sufficiente a pagare il vaccino per tutti gli abitanti del pianeta e ad assicurare che nessuno cada in povertà a causa del virus. Per esempio, tra marzo e dicembre 2020, mentre la pandemia innescava la più grave crisi occupazionale degli ultimi 90 anni lasciando centinaia di milioni di persone disoccupate o sotto-occupate, il valore netto del patrimonio di Jeff Bezos è aumentato di 78,2 miliardi di dollari. Un’élite di pochi miliardari ha tratto enormi profitti mentre le piccole e medie attività faticavano a resistere, e i lavoratori nei Paesi più vulnerabili, senza protezione sociale finivano ai margini del sistema. A subire il maggior peso della crisi sono state le donne e le minoranze etniche, che per prime hanno rischiato di soffrire la fame e di ritrovarsi tagliate fuori dall’assistenza sanitaria.

La pandemia ha ucciso anche in modo disuguale.

Gli afro- brasiliani hanno il 40% di probabilità in più di morire di COVID-19 rispetto alla popolazione bianca. Negli Stati Uniti, 22.000 cittadini afroamericani e latino-americani sarebbero ancora vivi se il loro tasso di mortalità fosse stato uguale a quello dei bianchi. La distanza profonda tra ricchi e poveri si è rivelata più letale del virus stesso.

La crisi generata dal Covid-19 ha rivelato l’incapacità di un sistema economico profondamente iniquo di garantire il benessere per tutti, ma ha anche dimostrato l’importanza vitale dell’azione di governo per proteggere la salute e dare supporto economico in un momento di estrema difficoltà.

Accanto all’urgenza di fronteggiare l’emergenza sanitaria c’è anche quella di adottare politiche strutturali in grado di promuovere un nuovo sistema economico che non sia a vantaggio solo di pochi, ma di tutti. E’ giunta l’ora di affrontare sul serio le cause strutturali delle disuguaglianze investendo in primo luogo nella copertura sanitaria universale e gratuita, nell’istruzione e in altri servizi pubblici che possono ridurre le disparità. Occorre promuovere il lavoro dignitoso, libero dallo sfruttamento e incentivare modelli di impresa che distribuiscono il valore in modo più equo tra tutti gli stakeholder e non incentrati solo sulla massimizzazione degli utili per gli azionisti. Vanno riorientati anche i nostri modelli di produzione e consumo in modo da porre un freno alla grave crisi climatica, e va pure realizzata una politica di giustizia fiscale.

Queste politiche “trasformative” che sembravano impensabili prima della crisi ora devono tradursi in concretezza. Se questo non avverrà una massa poveri finirà per alimentare i flussi migratori.

 

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