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Cremona, stagione d’opera del Ponchielli: sabato via alla vendita dei biglietti

Da lunedì 19 settembre (a partire dalle 10:30) i biglietti saranno disponibili anche online sul sito www.vivaticket.it

| Scritto da Redazione
Cremona, stagione d’opera del Ponchielli: sabato via alla vendita dei biglietti

Da sabato 17 settembre andranno in vendita alla biglietteria del Teatro Ponchielli i biglietti per le singole opere della stagione 2016, con le seguenti modalità: distribuzione delle contromarche alle ore 09:30; apertura della biglietteria alle ore 10:30. Sempre da sabato 17 settembre sarà possibile anche acquistare i biglietti dello spettacolo di prosa Sogno di una notte di mezza estate e della prova generale di Otello (sabato 15 ottobre, ore 20:30), entrambi inseriti in Progetto Shakespeare, realizzato in occasione dei 400 anni dalla morte del drammaturgo e poeta inglese. Da lunedì 19 settembre (a partire dalle 10:30) i biglietti saranno disponibili anche online sul sito www.vivaticket.it.

Cinque titoli, tratti dal grande repertorio melodrammatico del nostro Paese e non solo. Un titolo per inaugurare la stagione: A Midsummer Night’s Dream di Benjamin Britten, mai rappresentato a Cremona, e che debutterà con un progetto assai interessante: l’opera, infatti, si alternerà con il proprio equivalente in prosa, Sogno di una notte di mezza estate, realizzato dal Teatro Elfo Puccini di Milano: un cartellone ricco e tutto da scoprire. A curare la regia dell’opera di Britten sarà l’affiata “coppia” teatrale formata da Elio De Capitani (regista anche di Sogno) e Ferdinando Bruni, che, sullo stesso impianto scenico, guideranno alla scoperta del capolavoro shakespeariano sia una compagnia di prosa sia una d’opera. Per quanto riguarda il direttore d’orchestra, si è deciso di coinvolgere una delle più interessanti bacchette italiane che molto successo sta riscuotendo anche al di fuori dei confini nazionali: Francesco Cilluffo, che ha approfondito proprio in Inghilterra lo studio della musica di Britten e che si trova particolarmente a proprio agio con il repertorio novecentesco. Ruolo di primaria importanza nell’opera è quello affidato da Britten al coro di voci bianche, che interpreta il gruppo di elfi alla corte di Oberon e Tytania. Per l’occasione il Teatro Ponchielli ha deciso di dare avvio a una collaborazione con la Scuola Media a Indirizzo Musicale M.G. Vida di Cremona per costituire il gruppo corale richiesto dalla partitura. A guidare la compagine (già al lavoro da alcune settimane per imparare la parte) è il M° Raul Dominguez che già in passato ha collaborato in modo assai proficuo con i Teatri lombardi e che ha sempre garantito un alto livello di preparazione delle voci bianche grazie alla sua pluriennale esperienza nel campo della formazione. Il Teatro Ponchielli sarà capofila del progetto artistico, coprodotto dai Teatri di OperaLombardia e da I Teatri di Reggio Emilia.

Secondo titolo stagionale sarà Così fan tutte, con il quale verrà completata la trilogia Mozart/Da Ponte, avviata nella stagione 2014 con Don Giovanni e proseguita nel 2015 con Le nozze di Figaro. La concertazione musicale del titolo mozartiano è stata affidata a Gianluca Capuano, direttore d’orchestra italiano dalla comprovata esperienza soprattutto nel repertorio classico e barocco. Per quanto riguarda l’allestimento, dopo il controverso Don Giovanni di Graham Vick e le tradizionali Nozze di Mario Martone, il progetto di regia è stato affidato a Francesco Micheli, che ha pensato a un’ideazione social. Così, in ciascuna città in cui verrà allestito lo spettacolo, dopo un adeguato percorso di formazione teatrale, quaranta ragazzi tra i 18 e i 30 anni saranno coinvolti nello spettacolo in qualità di figuranti, interagendo con il cast vocale e prendendo attivamente parte alle rappresentazioni dell’opera.

A novembre verrà proseguito un altro filone musicale a cui il Teatro Ponchielli ha prestato particolare attenzione nelle ultime stagioni d’opera, ovvero quello dedicato alla rappresentazione delle maggiori opere di Giacomo Puccini. Per il 2016 si è scelto di proporre proprio l’estrema composizione dell’autore lucchese, Turandot, rimasta incompleta a causa della morte di Puccini. Per la direzione musicale si è convenuto di affidarsi a Carlo Goldstein, giovane direttore d’orchestra italiano particolarmente a proprio agio con il repertorio pucciniano e verista. Per quanto concerne l’allestimento, la scelta è stata quella di uno spettacolo nel segno della tradizione, anche per bilanciare le molte istanze innovative già presenti negli altri spettacoli coprodotti per la stagione d’opera 2016. Verrà dunque ripreso uno spettacolo del 2004 di Giuseppe Frigeni dall’impostazione astratta e dall’iconografia sostanzialmente tradizionale.

Sempre a novembre, un titolo che manca da più di vent’anni dal palcoscenico del Ponchielli, ovvero Il turco in Italia, dramma buffo di Gioachino Rossini molto complesso, sia a livello musicale, sia scenico. Proprio in considerazione degli aspetti più problematici dell’opera, si è deciso di affidare la direzione musicale e la regia ad artisti con grande esperienza in questo repertorio. Alla guida dell’Orchestra dei Pomeriggi Musicali ci sarà Cristopher Franklin, maestro dalla solida formazione operistica che già nel 2015 ha riscosso unanimi consensi per la frizzante direzione di Don Pasquale. Per la regia è stato scelto un artista che conosce estremamente bene Rossini, avendolo interpretato spesso come cantante: Alfonso Antoniozzi, che da alcuni anni affianca alla carriera solistica anche quella di regista, firmando spettacoli molto apprezzati.

Con l’ultimo titolo previsto viene infine confermata l’attenzione da sempre dedicata dal Teatro Ponchielli al repertorio verdiano: la vicinanza con le terre che diedero i natali a Giuseppe Verdi è certamente uno stimolo alla produzione di almeno un titolo all’anno di quello che è considerato il maggior compositore d’opera italiano. Per la stagione 2016 la scelta è caduta su La traviata, realizzata da OperaLombardia in coproduzione con la Fondazione I Teatri di Reggio Emilia e con la Fondazione Teatro Pavarotti di Modena. Il progetto registico sarà a cura di Alice Rorhwacher, regista cinematografica al suo debutto nella lirica, che sta pensando a un allestimento in cui i riferimenti alla “settima arte” saranno alquanto espliciti, in una commistione di linguaggi espressivi diversi. La concertazione musicale dell’opera è stata invece affidata a Francesco Lanzillotta, uno dei direttori d’orchestra italiani più apprezzati nel nostro Paese per le sue intense interpretazioni.

La stagione d’opera del Ponchielli sarà dunque un omaggio alla tradizione del melodramma italiano, approfondito attraverso titoli dei tre maggiori operisti del nostro Paese (Rossini, Verdi, Puccini), a cui si aggiungono l’inesauribile freschezza del genio mozartiano e l’innovativa accoppiata Shakespeare/Britten, in un percorso artistico che toccherà oltre due secoli di storia della musica.

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