Basilico, pomodoro e mozzarella, ingredienti perfetti per formare il colori della bandiera italiana sulla confezione, e poi la scritta inequivocabile: «Mozzarella fresca». Difficile non pensare all’Italia con questa busta di mozzarella proveniente... dalla Polonia. È quanto hanno trovato i produttori di Coldiretti (fra cui anche numerosi agricoltori cremonesi, guidati dal Presidente Paolo Voltini e dal Direttore Tino Arosio) che da stamattina presidiano il Brennero per la difesa del made in Italy agroalimentare.
La mozzarella, prodotta in uno stabilimento polacco da una ditta di Bolzano, è destinata a una ditta di Firenze e riporta la scritta «Mozzarella fresca», nonostante, solo per arrivare a destinazione, debba fare un viaggio di migliaia di chilometri.
Quello della mozzarella è uno dei tanti esempi di prodotti trovati sui camion che transitavano al Brennero provenienti dall’estero e destinati in Italia, pronti a diventare italiani, come nel caso di lattuga che dall’Olanda è destinata a Battipaglia, importante distretto – ricorda Coldiretti – delle verdure italiane di quarta gamma e di insalata fresca. Al Brennero, il presidio Coldiretti ha anche individuato surgelati, tra cui 20 mila chilogrammi di fagiolini surgelati sfusi, in contenitori da 800 chilogrammi, pronti a finire nei minestroni italiani, ma anche latte austriaco diretto a La Spezia, cagliate tedesche dirette in Puglia, pancette fresche, con marchio non identificabile, destinate a un’industria di salumi di Verona, e porri e altre verdure provenienti addirittura dalla Svezia e destinate a una cooperativa in provincia di Bergamo.
Crisi, Coldiretti smaschera la mozzarella ‘fresca’ made in... Polonia
Inequivocabilmente promossa come “fresca” sulla confezione, deve fare un viaggio di migliaia di chilometri
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