Vale 250 milioni il fatturato annuale delle stazioni sciistiche e del loro indotto nella Granda. Una ricaduta economica già compromessa, per oltre la metà, da un inverno anomalo e che sta mettendo in ginocchio i bilanci dei comprensori. A livello provinciale, 800 persone fra addetti e maestri di sci, sono a casa senza stipendio. Se n’è parlato venerdì 15 gennaio, in Camera di Commercio a Cuneo, al vertice convocato dal presidente, Ferruccio Dardanello, e al quale hanno partecipato imprenditori, parlamentari, amministratori locali. Molti di loro faranno parte di un «tavolo di crisi» per affrontare l’emergenza e avanzare richieste di finanziamento a più livelli: dalla Regione, che si è impegnata con gli assessori Antonella Parigi e Alberto Valmaggia, a saldare a breve i contributi 2012-2013 previsti dalla legge sugli impianti di risalita, alle banche e fondazioni, «invocate» da più parti ad attivare agevolazioni al credito.
«Sconti sulle tasse»
«Molte società potrebbero scomparire - ha detto l’europarlamentare Alberto Cirio -. Va recuperato subito un milione dal bilancio regionale, e si devono applicare “sconti” su tasse e contributi. Venga modificato anche il calendario scolastico, creando un “ponte” di almeno 5 giorni a Carnevale per favorire le settimane bianche».
Fonte CC Cuneo