Sabato, 20 aprile 2024 - ore 17.55

Daina M. E' l'ora dei giovani.Diamo loro un lavoro

| Scritto da Redazione
Daina M. E' l'ora dei giovani.Diamo loro un lavoro

Caro direttore, la piega che sta prendendo sul tuo giornale il dibattito
sulla “casta” ha assunto toni e contenuti sempre più strumentali e demagogici.
Traspare una gran voglia di buttare via insieme all’acqua sporca anche il
bambino. Tutto questo, soprattutto oggi che la politica, e forse la stessa
democrazia, sono finite in un puntomorto, è condizione molto pericolosa.

Non mi interessa prendere le difese di qualcuno. Infatti sono stato proprio io
uno dei primi a sollevare nelle lettere alla Provincia quanto vergognose e
inaccettabili siano, soprattutto in questi momenti di vacche magre, le prebende e
i privilegi dei parlamentari, così come considero un brutto inciampo il
paragone che Pizzetti ha fatto con il bergamino.

E’ chiaro che dietro vi è un doppio problema, non più rinviabile, di
regole e di costumi e, inoltre, (come dice Follini), è necessaria una norma che
definisca l’incompatibilità parlamentare con quella professionale.

Ma fare di tutta la politica e di tutti i parlamentari un unico fascio d’erba da
buttare è pericoloso per la democrazia e la tenuta delle istituzioni. Non posso
tollerare, come traspare chiaramente da alcune lettere pubblicate sul giornale,
che si usi strumentalmente il furore popolare contro la casta per fini e
obiettivi che nulla hanno a che fare con la dialettica politica e il confronto
democratico. Servirsi del giornale con la voglia di regolare conti per ferite ancora
aperte derivanti dalla sconfitta elettorale delle amministrative, è
un’operazione demagogica e populista.

Al di là di centrodestra o centrosinistra, al di là della “porcata” delle legge
elettorale, chi ha misurato sul campo come lavorano politicamente i nostri
due parlamentari cremonesi non può che constatare quanto essi siano lontani
anni luce da quella casta che guarda solo ai propri interessi e alla propria
conservazione. Penso poi che chi milita nel Pd debba prendere atto che un
mondo nuovo fatto di donne e giovani sta nascendo.
Facciamoli lavorare.
Spetta ai giovani e alle donne in primis fare i programmi, le liste ed essere loro
stessi i “nuovi quadri”.
Mario Daina
(paoladaina@libero.it)

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