Giovedì, 16 maggio 2024 - ore 01.21

Derivati.Non vedremo la luce | O.Masiero

| Scritto da Redazione
Derivati.Non vedremo la luce | O.Masiero

CON I DERIVATI NON  VEDREMO  LA LUCE IN FONDO AL TUNNEL!
Il 2012 è stato negativo, ancora recessione, tanta disoccupazione, creata tanta povertà. Il 2013 non sarà  migliore. Le politiche di austerità mescolate alle riforme di pensioni e lavoro formano un miscuglio letale per  la popolazione che vive di prestazioni.
Chi perde il lavoro, chi non riesce a mangiare, chi non può curarsi perché il sistema sanitario è in corso di smantellamento.
Bisogna liberarsi del  tunnel e per riuscirci deve essere  abbattuta la DITTATURA FINANZIARIA dei prodotti derivati e degli istituti che ne spargono i veleni per tutta la nostra Italia. La politica di preferire la speculazione alla produzione di beni e servizi sta portando alla deindustrializzazione italiana che non viene irrorata della necessaria liquidità. Il denaro è importante e chi lo presta  è giusto che  venga remunerato , ma non è con le bolle , con il denaro virtuale che si risolvono i problemi. Non dimenticando neppure il superpieno di tasse ad imprese e persone fisiche che come un macigno pesano su chi non è più in grado di sostenerle. Esse prima hanno eroso i margini d’impresa e adesso le rendono  non competitive. Il debito pubblico doveva essere curato con massicci tagli alle spese comprimibili ( auto blu, vitalizi, pensioni d’oro, spese militari, stipendi pubblica amministrazioni non in media europea) e non tagliando le piante da frutto dell’industria e della  ricerca pregiudicando il futuro economico del paese e dei giovani .
È necessario salvare  l'Italia con tre provvedimenti, atti a diminuire le imposte :
1) staccando la spina alla finanza d'assalto ( organismi  che vogliono vivere agiatamente alle spalle del risparmio  o aumentando a sproposito  i prezzi di materie prime e non  ). Con leggi e regole si escludano dal mercato italiano i derivati, le vendite allo scoperto dei titoli, il trading ad alta frequenza;  (tornando a regole di mercato per la produzione effettiva di ricchezza );
2) eradicando l'evasione fiscale (con  obbligo di detenzione degli scontrini e delle fatture da parte delle persone fisiche e il pagamento elettronico per importi  superiori ai 250 euro, altro che “Serpico”;
3) immettendo immobili e terreni di proprietà dello Stato in un Fondo. Il valore totale diviso in quote da immettere immediatamente  nel mercato ( magari  utilizzandole  per pagare gli arretrati dovuti alle imprese per forniture e servizi). Per renderle maggiormente appetibili  garantendo il  capitale per un paio  d’anni e un saggio di interesse del 3-4% dal momento del possesso . Le vendite dirette di questi beni, invece,  nel 90% diventano vendite a saldo(   ricordando le esperienze del recente passato).
Ringrazio anticipatamente  per una eventuale risposta.
 
Orlando MASIERO

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