Martedì, 14 maggio 2024 - ore 00.26

Diario di un pendolare lombardo | M. Merola

| Scritto da Redazione
Diario di un pendolare lombardo | M. Merola

Ho scritto come è andata lunedì a me nella tratta Lodi-Milano. Oggi dopo 4 giorni non è cambiato nulla!
In 10 anni di pendolare della linea ferroviaria Lodi-Milano non avevo mai vissuto una giornata di totale delirio come ieri.
Sostanzialmente, come si può leggere oggi su tutti i giornali (sotto Il Cittadino con mia testimonianza), nel weekend c’è stato il passaggio al nuovo orario e a un nuovo software informatico per Trenord. La coincidenza delle due cose, con il software che ha dato problemi, ha fatto sì che non a tutti i macchinisti siano arrivati gli orari con i propri turni di lavoro, per cui moltissimi treni non avevano il macchinista. E quindi il delirio totale.
Oggi in molti chiedono le dimissioni di Giuseppe Biesuz, Amministratore Delegato di Trenord.
PS: Nel frattempo oggi Giuseppe Biesuz è stato messo agli arresti domiciliari per bancarotta di una sua ex società.
Io, per raccontare la mia esperienza, sia all’andata che al ritorno ci ho messo un’ora e mezza, tra treni cancellati, treni presenti ma senza personale, zero informazioni, risse con ferroviere e Polfer, annunci sbagliati e un freddo polare! Nel frattempo, come suggeriscono i comitati dei pendolari, ho fatto reclamo ufficiale sul sito di Trenord (ci vuole un attimo! Bisogna indicare precisamente un treno e il disservizio, non lamentele in generale). Altri pendolari hanno fatto denuncia per interruzione di pubblico servizio. Testimonianze sul gruppo facebook dei Pendolari di Casalpusterlengo.
ALL’ANDATA.
Arrivo in stazione a Lodi verso le 8:05 e dal tabellone si capisce che ci sono enormi problemi: tutti i treni hanno ritardi dai 20 minuti in su. L’altoparlante annuncia che iI Suburbano 23130 da Lodi a Saronno delle ore 7.53, in ritardo, è in partenza dal primo binario. Mi precipito.
Mi siedo, considerandomi fortunato, ma nonostante venga ripetuto più volte l’annuncio della partenza, dopo 20 minuti si diffonde tra i passeggeri la voce che il treno non partirà (nessun annuncio ufficiale). Si scende, e dopo 30 minuti dall’orario ufficiale della partenza, la beffa finale: si intuisce che il treno sarà soppresso. Siccome non c’è alcuna informazione e molti treni diretti per Milano vengono trasformati in locali fino a Milano per recuperare i pendolari delle fermate intermedie, mi infilo nel gabbiotto del capostazione (zona off limits), schivando la Polfer, per capire quale sia il primo treno diretto per Milano. Naturalmente insulti e urla reciproci.
per leggere tutto clicca qui:
http://briciolecaotiche.wordpress.com/2012/12/11/un-giorno-di-ordinaria-follia-da-pendolare/

Tutto incluso: sia all’andata che al ritorno ci ho messo un’ora e mezza, tra treni cancellati, treni presenti ma senza personale, zero informazioni, risse con ferroviere e Polfer, annunci sbagliati e un freddo polare!
Ho fatto un reclamo formale. Adesso procediamo con le denunce per interruzione di pubblico servizio.
Con un po' di foto.
altre sul mio profilo fb: http://www.facebook.com/merolamichele
grazie
dicembre 11, 2012 di michele merola

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il mio blog: http://briciolecaotiche.wordpress.com

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