Giovedì, 16 maggio 2024 - ore 06.21

Dopo le "montagne russe" Letta è un punto fermo |P.Toia

| Scritto da Redazione
Dopo le

Care e cari tutti,
siamo, in questi mesi, andati su e giù per le “montagne russe”, attraversando momenti difficilissimi per la vita del Paese e dell’Europa (oltre che, per chi vi si riconosce, del PD). Oggi abbiamo un punto fermo e a questo ci dobbiamo aggrappare tutti: il governo Letta che cerca e cercherà di attuare gli interventi più urgenti e indispensabili per l’economia italiana e, soprattutto, per il lavoro dei giovani, delle donne e degli adulti. Oltre, ovviamente, alla legge elettorale e alle riforme di trasparenza e di taglio ai costi della politica. Abbiamo disperatamente bisogno di crescita, di sviluppo e di lavoro e per farlo occorrono risorse o possibilità di allentare i vincoli europei più stringenti e oppressivi.Per tutto questo abbiamo bisogno di un rapporto più positivo e attivo, di quanto sia stato finora, con l’Europa: Letta è la persona giusta per farlo, per competenza, serietà, “sintonia” e spirito europeista.Letta ha, da subito, stabilito un contatto diretto con le istituzioni europee (Barroso e Van Rompuy), con i maggiori leaders (Merkel, Hollande e Rajoy) e presto sarà in Polonia e in altre capitali per costruire una rete di consenso e di forza propositiva su nuove idee per l’Europa.Lo scopo e il messaggio sono chiari: l’Italia, il governo e le istituzioni italiane, credono all’Europa e rispettano gli impegni MA occorre una diversa Europa, che ci aiuti a crescere, a innovare il sistema produttivo, facendo convogliare le risorse del credito e semplificando la Pubblica Amministrazione, e che ci aiuti a dare ai giovani concrete opportunità. Solo così può essere amata dai cittadini che vi si riconoscono.Purtroppo tira un brutto vento antieuropeista nell’Unione e noi dobbiamo far invertire la rotta fin qui prevalente, quella della cieca austerità, del rigore suicida e della contrapposizione tra una virtuosa Europa del Nord e una pigra e spendacciona Europa del sud. Sono due stereotipi sbagliati e va sgombrato il campo da ogni pregiudizio per costruire insieme un’Europa utile ai Paesi più forti e a quelli più in difficoltà.Letta è affidabile e insieme esigente, è lealmente e profondamente europeista, ma sta lavorando per una diversa Europa e ha fatto bene a chiedere subito, al consiglio Europeo di giugno, un piano per i giovani.L’Italia, in particolare, ha bisogno di flessibilità, di ottenere di scorporare dal parametro del 3 % (deficit su PIL) gli investimenti per la formazione, per il lavoro dei giovani e per le opere più significative, oltre che per ripagare i debiti della Pubblica Amministrazione verso le imprese.E’ una strada difficile, ma noi parlamentari, accanto al governo, non ci stancheremo di provarci, con atti, emendamenti, richieste e tutte le possibilità che abbiamo.Prima o poi otterremo un risultato, ne sono certa. L’importante è che non sia troppo tardi per la nostra economia e per la coesione sociale, che sta diventando un grave problema in Italia, in Spagna e in altri Paesi.Per darvi un aggiornamento delle attività di questa settimana parlamentare vi allego una breve news (4 pagine) su alcuni importanti dossiers che stiamo trattando: sull’Unione Bancaria, sull’auspicata chiusura della procedura di infrazione per il deficit eccessivo e sul pacchetto giovani.Allego anche due articoli, uno di Wolf su come la pretesa di un’”Europa alla tedesca” sia negativa per lo sviluppo del nostro continente. A presto sentirci, un saluto.
Patrizia Toia

16.5.13

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