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Dopo Milano e Ferrara, approda a Venezia la mostra Tra Ragione e Sentimento

Dopo il successo riscontrato nelle settimane scorse a Milano sui Navigli, allo Spazio E, e a Ferrara alle Grotte del Boldini, nell’ambito del Ferrara Art Festival 2016, si inaugura sabato 23 luglio 2016 alle ore 19,00, alla Galleria ItinerArte di Venezia, Rio Terà della Carità - Dorsoduro 1046 (proprio accanto alle Gallerie dell’Accademia), la mostra intitolata “TRA RAGIONE E SENTIMENTO: Dall’Astratto Geometrico all’Informale”, a cura di Virgilio Patarini.

| Scritto da Redazione
Dopo Milano e Ferrara, approda a Venezia la mostra Tra Ragione e Sentimento

Dopo Milano e Ferrara, approda a Venezia la mostra TRA RAGIONE E SENTIMENTO 

Dopo il successo riscontrato nelle settimane scorse a Milano sui Navigli, allo Spazio E, e a Ferrara alle Grotte del Boldini, nell’ambito del Ferrara Art Festival 2016, si inaugura sabato 23 luglio 2016 alle ore 19,00, alla Galleria ItinerArte di Venezia, Rio Terà della Carità - Dorsoduro 1046 (proprio accanto alle Gallerie dell’Accademia), la mostra intitolata “TRA RAGIONE E SENTIMENTO: Dall’Astratto Geometrico all’Informale”, a cura di Virgilio Patarini. In esposizione opere di Giovanni Basso, Alberto Besson, Marco Bozzini, Mark Cattaneo, Liana Citerni, Raffaele De Francesco, Bruno De Santi, Carlo Fontanella, Michelle Hold, Ezio Mazzella, Elena Schellino, Lyudmilla Vasilieva, Rita Vitaloni. Catalogo Zamenhof Art.

Nella giovane galleria veneziana (fondata nel 2014 da Maria Novella dei Carraresi) una carrellata di circa trenta opere di tredici artisti contemporanei che indagano il rapporto dialettico, nell'arte contemporanea, tra Astrazione Geometrica e Astratto Informale. 

La mostra proseguirà fino al 5 agosto e sarà visitabile ad ingresso libero tutti i giorni dalle 15 alle 19. Chiuso il lunedì.

Qui di seguito una breve nota critica di presentazione

TRA RAGIONE E SENTIMENTO.

Dall'Astratto Geometrico all'Informale

In questa mostra si squadernano opere che vanno da una razionalità di strutture compositive di matrice geometrica a una ricchezza inquieta e fortemente emotiva di stesure cromatiche e materiche di matrice informale. Senza soluzione di continuità e con una lunga teoria di passaggi “intermedi” in cui la geometria non ostacola, ma asseconda il pulsare dell’emozione che soggiace, e al tempo stesso ne scandisce il ritmo, passaggi che dimostrano, in maniera plastica ed evidente, che i due poli opposti –Astratto geometrico e Informale, o, fuor di metafora, Ragione e Sentimento- non sono in realtà né davvero opposti né tanto meno inconciliabili. (V.P.)

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