Milano - Carlo Borghetti, Consigliere Regionale del PD della Lombardia, nei giorni scorsi, ha visitato il centro di accoglienza profughi dell'Emergenza Siria di via Fratelli Zoia, a Milano, dove sono transitati circa 1200 profughi siriani sbarcati in Sicilia in fuga dalla guerra civile. Borghetti ha evidenziato lo straordinario impegno profuso dal Direttore del Centro, Desio Demeo, e dalla cooperativa Farsi Prossimo che, assieme alla Caritas, su incarico del Comune di Milano, ha gestito un'emergenza umanitaria che ha permesso ai più di 3 mila siriani transitati per Milano una sosta il più umano e dignitoso possibile nel loro viaggio dalla Sicilia al Nord Europa. "La Milano con il cuore in mano esiste ancora -ha dichiarato Borghetti- Il Terzo Settore, i volontari e il Comune di Milano si sono sobbarcatila gestione di un'emergenza umanitaria che è destinata a peggiorare, giudicando il protrarsi della guerra civile in Siria e il miglioramento delle condizioni del mare con la Bella Stagione. Dispiace -ha continuato Borghetti- che un'insensata e irragionevole paura del diverso, cavalcata dalle forze politiche del centrodestra, che hanno preteso la chiusura del centro di accoglienza di via Zoia, abbia portato alla dismissione della struttura. Occorre comprendere i fenomeni senza ragionare per partito preso: la presenza dei profughi in via Zoia non ha portato a problemi di nessun tipo, anzi, i siriani si sono dimostrati persone civili e dignitose che hanno portato a Milano un profumo di umanità".
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Matteo Cazzulani
Addetto Stampa Carlo Borghetti
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