Durante il noto summit economico, il monopolista statale russo del greggio rafforza le relazioni con il colosso energetico USA ExxonMobil. Firmati accordi con il colosso cinese CNPC e la compagnia giapponese Marubeni per l'esportazione di gas LNG in Asia.
Il vertice economico di Pietroburgo porta un bottino a tutto campo per la prima compagnia energetica del pianeta. Nella giornata di lunedì, 24 Giugno, il monopolista statale russo del greggio Rosneft, ha firmato un accordo con il colosso energetico statunitense ExxonMobil per la cooperazione nel Mar Nero, nel Mare di Chukchi, nel Mare di Laptev e nel Mare di Kara
Inoltre, Rosneft ed ExxonMobil hanno stabilito la realizzazione di un rigassificatore in Siberia Orientale per avviare l' esportazione di gas liquefatto russo in Asia.
A riguardo, sempre durante il vertice di Pietroburgo, la Rosneft ha firmato un accordo per l'esportazione di 1,25 Milioni di Tonnellate di LNG all'anno in Giappone con la compagnia giapponese Marubeni.
Inoltre, la Rosneft ha accordato con il colosso nazionale cinese CNPC l'incremento del totale di greggio russo importato dalla Cina a 219 Barili all'anno dai 109 attuali.
L'accordo con la Marubeni e la CNPC -che ha rilevato il 20% del rigassificatore che i russi intendono costruire nella penisola di Yamal- consente alla Russia di rafforzare la posizione in Asia.
Nel continente asiatico, dopo l'avvio dello sfruttamento di gas Shale, gli Stati Uniti d'America, hanno incrementato la loro presenza nel mercato energetico asiatico, soprattutto in India, Corea del Sud, Singapore e Taiwan.
Oltre che con la ExxonMobil, Marubeni e CNPC, la Rosneft ha firmato accordi anche con il Ministero dell'Economia della Croazia, con il colosso energetico norvegese Statoil, con quello italiano ENI, con la compagnia polacca Orlen PKN, e con le compagnie Sanors, Soneco, General Electric, Vitold e Trafigura.
Anche Gazprom si rafforza
Importanti progressi sono stati compiuti anche dal monopolista statale russo del gas, Gazprom, che, sempre durante il vertice di Pietroburgo, ha dichiarato l'intenzione di realizzare un rigassificatore nella Regione di Leningrado.
Lo scopo dell'infrastruttura, secondo quanto dichiarato dal Capo di Gazprom, Alexei Miller, è l'esportazione di gas liquefatto in Europa per 10 Milioni di Tonnellate al giorno.
Miller ha anche incontrato l'Amministratore Delegato di ENI, Paolo Scaroni, per parlare dell'avanzamento del prolungamento del Southstream.
Questo gasdotto è progettato dalla Russia per veicolare 63 Miliardi di metri cubi di gas all'anno in Austria dalle coste russe attraverso il Fondale del Mar Nero, Bulgaria, Serbia, Ungheria, Slovenia ed Italia.
Il Southstream, contestato dalla Commissione Europea, è compartecipato da Gazprom, ENI, dalla compagnia tedesca E.On e da quella francese EDF.
Matteo Cazzulani
Freelance Journalist
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2013-06-28