Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 23.50

FABIO BERGAMASCHI E' IL NUOVO SINDACO DI CREMA

Dichiarazione post voto Crema

| Scritto da Redazione
FABIO BERGAMASCHI E' IL NUOVO SINDACO DI CREMA

Egr. Direttore,

con il 58% dei voti, Fabio Bergamaschi è stato eletto sindaco di Crema. Una bella vittoria che conferma il centrosinistra alla guida della città dopo dieci anni. Un bel segnale anche in vista delle regionali del 2023. 

Sono convinto che i cittadini abbiano premiato competenza e serietà. Fabio è amministratore da anni, e ha gestito uno degli assessorati più esposti alle critiche, quello dei lavori pubblici. 

Ha maturato esperienza e si è presentato ai cittadini per quello che è: una persona competente e impegnata. Nessuna improvvisazione. Nessuna forzatura. In questi anni, Crema, è stata amministrata da una coalizione caratterizzata da una forte componente civica. Una formula non solo vincente, ma necessaria per avvicinare i cittadini alla vita amministrativa della città. E così abbiamo fatto anche stavolta. Con naturalezza. Siamo riusciti ad allargare ancora di più e coinvolgere ancora tante persone. 

Perchè la città non è di chi l'amministra, ma di chi la vive. 

Il PD è stato e resta il punto di riferimento di questa coalizione alla guida della città anche per i prossimi anni. Un punto di riferimento aperto e generoso, così come generose sono state quelle persone che hanno contribuito a dar vita a formazioni civiche capaci di coinvolgere persone appassionate. Potevano avere "posti" più comodi, invece si sono messe a disposione. E questo non capita tutti i giorni  ovunque.

Attenzione però: il civismo  non deve essere strumentalizzato a fini elettorali e, peggio ancora, a fini personali. Sull'onda di populismi di vario genere e di suggestioni ipertecnologiche, le formazioni politiche hanno utilizzato il civismo per raccogliere consensi, ma gli esiti sono noti: la sfiducia nelle istituzioni e la disaffezioni dei cittadini dalla politica è cresciuta ulteriormente. 

Anche a Crema, come ovunque, l'astensionismo si è fatto sentire.

Il civismo affonda le sue radici nei paesi e nei territori. Sono un riferimento locale importante e straordinario che può aiutare la politica a comprendere meglio i bisogni della gente. E quindi a risolvere i problemi delle persone. 

Un riferimento che non deve essere strumentalizzato immaginando emanazioni regionali o nazionali o, peggio ancora, "cose civiche" che fuori dalla dimensione locale non avrebbero alcun senso. I tentativi in questo senso, e i conseguenti fallimenti, sono molti. 

L'importante invece è che la Politica, soprattutto quella del Partito Democratico, dal livello regionale e a quello nazionale, sappia ascoltare e coinvolgere quelle risorse che sui territori vengono avanti. Solo così il partito democratico può crescere ed essere il riferimento progressista di cui il Paese e l'Europa hanno bisogno. Un'alleanza, quindi, che parte sul territorio e dal territorio, e che il PD Lombardo, così come quello nazionale, deve saper alimentare, anche per costruire la nuova classe dirigente.

Ora, il giorno dopo, bisogna dimostrare di essere capaci di meritarsi la fiducia della gente e, soprattutto, capaci di non disperdere le tante energie coinvolte, al di là di chi è stato eletto, a cui vanno i migliori auguri di buon lavoro.

Come PD abbiamo la responsabilità dell'amministrazione, del sostegno quotidiano a Fabio e la responsabilità politica di contribuire a rafforzare una nuova classe dirigente. Con un'avvertenza: queste elezioni hanno riacceso una spia d'allarme, che è l'astensionismo. Certo, la stagione non aiuta. Ma c'è qualcosa di più profondo, che va capito, intercettato e a cui va data una risposta. L'azione amministrativa può dare una mano. Ma è la politica

 

che deve dare quelle risposte che tante persone si sono stancate di attendere.

Al lavoro, quindi. Per Crema, per la Lombardia, per l'Italia. 

 

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