Festival Acque Dotte a Brescia, buona la prima

Riceviamo e pubblichiamo la nota sulla prima edizione del festival "Acque Dotte"



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Il suono dell'acqua, il ritmo della terra, il respiro della natura: un successo lo show Liberi flussi del Jemm Music Project che ha inaugurato, ieri sera a palazzo Colleoni, la prima edizione del festival Acque Dotte. La rassegna è stata organizzata dai Comuni di Cremona e Salò insieme alla Pro Loco Città di Salò e all'Associazione Industriale Bresciana col patrocinio di Regione Lombardia e Padiglione Italia 2015. La band alto-atesina, in un inedito dialogo sonoro col giovane virtuoso del violino Mattia Martorano, ha coinvolto il numerosi astanti radunati nel cortile dell'ex tribunale con una perfomance basata su un imponente set percussivo: con steel drum e tamburo d'acqua africano, hang e bastoni della pioggia, wooden drum (una batteria realizzata interamente in legno) e tamburi delle Alpi (strumenti artigianali realizzati dagli stessi membri dell'ensemble) il Jemm Music Project ha tracciato la rotta di uno straordinario viaggio in musica fra correnti marine e flutti oceanici dai lidi mediterranei fino alle spiagge caraibiche. Ritmi calypso, pulsazioni ancestrali dal cuore dell'Africa nera e groove samba si sono accavallati in un'ondata di suggestioni 'equatoriali' che hanno conquistato gli applausi calorosi della platea. L'esordio della rassegna è stato salutato con entusiasmo dal vicesindaco di Brescia Laura Castelletti e dall'assessore alla Città Vivibile e alla Rigenerazione Urbana del Comune di Cremona Barbara Manfredini, che hanno sottolineato "l'importanza strategica della collaborazione sull'asse Brescia-Cremona" all'interno di un progetto sovraterritoriale scandito dal "flusso d'acqua che scorre dal lago di Garda al fiume Po" e legittimato dalle "comuni radici storiche delle due città, risalenti all'antica Roma". Il prossimo appuntamento con la rassegna Acque Dotte è fissato per domenica 21 giugno alle 21.30 nel cortile di palazzo Trecchi a Cremona, dove andrà in scena il concerto dell'arpista Cecilia Chailly insieme al Gnu Quartet, ensemble di musicisti di solida formazione classica che sorprende con un sound originale ed eclettico.