Firmiamo l’appello ‘Inclusione per una società aperta’ di Franco Bordo
Sono convinto che anche nel nostro territorio abbiamo tanti amministratori che non vogliono restare in silenzio e intendono mostrare che esiste anche un'Italia che rifiuta tutto questo, rivendica lo stato di diritto e sostiene l'inclusione sociale come valore assoluto.
Egr Direttore, nei giorni primi giorni d'agosto è stato lanciato l'appello "Inclusione per una società aperta", che vede come primi firmatari Nicola Zingaretti e i Sindaci Beppe Sala, Federico Pizzarotti, Virginio Merola e Luigi De Magistris e che ha già raccolto centinaia di adesioni in tutta Italia.
Si tratta di un "Manifesto-appello" rivolto a tutti gli amministratori locali (sindaci, consiglieri regionali e comunali, assessori,...) che rifiutino "la retorica dell'invasione e della sostituzione etnica, messa in campo demagogicamente al solo scopo di ottenere consenso elettorale, dagli imprenditori della paura e dell'odio sociale; rifiutino il discorso pubblico di denigrazione e disprezzo del prossimo e l'incitamento all'odio, che nutrono una narrazione della disuguaglianza, giustificano e fanno aumentare episodi di intolleranza ed esplicito razzismo", col fine di costruire "una rete permanente che, dato l'attuale contesto politico, affronti il tema delle migrazioni e dell'accoglienza su scala nazionale a partire dalle esperienze e dalle politiche locali, con l'obiettivo di opporsi fattivamente alla deriva sovranista e xenofoba che sta investendo il nostro paese", come si legge nel testo diffuso.
In Italia viviamo una situazione senza precedenti. Infatti, attraverso una strategia precisa,quasi scientifica, è stato imposto un racconto sull'immigrazione che alimenta l'odio e lo sfrutta per ottenere consensi. Questo manifesto si rivolge a chi affronta sul campo il tema dell'immigrazione con risultati virtuosi che spesso smentiscono quel racconto, ed è uno strumento per formare una rete istituzionale che potrà diventare un interlocutore autorevole e credibile, anche nei confronti del Governo, indicando strategie e proposte.
C'è un'Italia diversa da quella che ci vuole far credere questo Governo. Questa Rete, che vuole una società accogliente e sicura, inclusiva e antirazzista, ha deciso di farla emergere lanciando l'appello, ha deciso di non restare in silenzio.
Anch'io mi rivolgo ai nostri amministratori locali, invitandoli a prendere visione del testo dell'appello al seguente link
https://bit.ly/2ADWQ0z e a trasmettere la propria desione a manifestoinclusione@gmail.com
Sono convinto che anche nel nostro territorio abbiamo tanti amministratori che non vogliono restare in silenzio e intendono mostrare che esiste anche un'Italia che rifiuta tutto questo, rivendica lo stato di diritto e sostiene l'inclusione sociale come valore assoluto.
Franco Bordo (Crema)