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"Forum Anti Crisi" con vertici Regione Lombardia e Coldiretti

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| Scritto da Redazione

Oltre 500 stalle chiuse, centinaia di posti di lavoro persi negli ultimi dieci anni, mentre supera i 300 milioni di chili nel mondo la minaccia delle imitazioni di Parmigiano e Grana che tolgono mercato e lavoro ai caseifici lombardi e mantovani. E' questo il panorama della filiera del latte e del formaggio nel Mantovano, uno dei temi è stato discusso VENERDÌ 6 MARZO 2015 A CANNETO SULL'OGLIO, in occasione del convegno "IL VALORE DEL CIBO" presso la sala civica in piazza Gramsci, con la partecipazione dell'assessore regionale all'agricoltura lombarda GIANNI FAVA, del Capo area sicurezza alimentare della Coldiretti nazionale ROLANDO MANFREDINI e di STEFANO ALBERTAZZI, manager della grande distribuzione, con le conclusioni del Presidente di Coldiretti Mantova, PAOLO CARRA.

L'incontro - spiega la Coldiretti Mantova - è stato l'occasione per fare il punto sullo stato di salute dell'agricoltura sia sul fronte produttivo che su quello dei prezzi. La filiera del latte è una di quelle che stanno soffrendo di più. Secondo una rilevazione della Coldiretti, il latte alla stalla è pagato 0,36 euro al litro contro una media di quello fresco alta qualità 1,57 euro al dettaglio e in crisi sono anche i prezzi ai produttori del Parmigiano, passato dai 9,12 euro di gennaio 2014 ai 7,31 del dicembre scorso, in un territorio che conta 25 caseifici e 368mila forme annue prodotte che, insieme al Grana Padano con la provincia mantovana leader produttiva con 1,328 milioni di forme, sono i due tesori del nostro agroalimentare che sono minacciati dal boom dei falsi e dei surrogati. "Nel 2014 - spiega Paolo Carra, Presidente di Coldiretti Mantova – le imitazioni di Grana e Parmigiano hanno superato i 300 milioni di chili in tutto il mondo, di cui il 50% viene realizzato negli Stati Uniti, proprio il paese con il quale l'Unione Europea sta trattando per l'accordo di libero scambio. Ci sono kit che promettono di ottenere una specie di formaggio a pasta dura in appena due mesi - continua Carra - in nessun modo paragonabili, in qualità e sapore, alle nostre produzioni Made in Italy che possono superare anche i due anni di stagionatura e costanti controlli nella filiera. Ma il problema riguarda anche altri prodotti come ad esempio gli insaccati e la carne suina che, nel solo territorio mantovano con i sui 1,2 milioni di suini, partono buona parte delle cosce destinate alle Dop di San Daniele e Parma. Per questo è importante il piano sull'export annunciato dal Governo che prevede azioni di contrasto all'italian sounding, un fenomeno che ogni anno toglie dalle tasche dell'economia italiana agroalimentare un valore di oltre 60 miliardi di euro".

Quale è la strada per ridare valore alle nostre eccellenze agricole? Quali nuovi processi permettono alle aziende di rimanere in filiera da protagonisti e interrogarsi sul ruolo della politica e delle istituzioni per allontanare il rischio del furto d'identità? Ma soprattutto non vanificare il lavoro delle nostre imprese e delle nostre filiere produttive che quotidianamente generano eccellenza e valore territoriale. Su queste tematiche cercheremo di dare delle risposte nel convegno di domani - conclude Coldiretti Mantova - che ha lo scopo di analizzare, oltre ai pericoli visibili e invisibili tra identità e falsi, passando dalla necessità dell'obbligo di etichettatura fino alla tracciabilità di filiera, anche le contraddizioni di una società consumistica che deve tornare a riscoprire i valori delle produzioni locali e soprattutto la stagionalità delle coltivazioni.

Fonte: Coldiretti

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