Martedì, 19 marzo 2024 - ore 12.50

Francesco Ghelfi (art.1 Cremona) Riduzione Parlamentari. Non serve accanirsi ora

E’ inutile adesso accanirsi contro il voto favorevole espresso dalla Camera dei deputati al taglio del numero dei parlamentari.

| Scritto da Redazione
Francesco Ghelfi (art.1 Cremona) Riduzione Parlamentari. Non serve accanirsi ora

Francesco Ghelfi (art.1 Cremona) Riduzione Parlamentari. Non serve accanirsi ora

E’ inutile adesso accanirsi contro il voto favorevole espresso dalla Camera dei deputati al taglio del numero dei parlamentari.

Era scritto nell’accordo con il movimento 5stelle che ha consentito la nascita del governo Conte 2 come unica alternativa democratica alla destra di Salvini che puntava ai pieni poteri.

Si tratta adesso di correggere il tiro inserendo la riduzione del numero dei parlamentari dentro un nuovo quadro politico e istituzionale cambiando la Legge elettorale in senso più proprzionale e modificando i Regolamenti di funzionamento della Camera e del Senato.

Questo è il correttivo concordato dalla nuova maggioranza PD, Leu, M5Stelle. Inutile e dannoso adesso stracciarsi le vesti, soprattutto da parte di quegli esponenti del centrosinistra che si dimenticano che da decenni questa parte politica era favorevole a questa riduzione, certo con altre modalità legate al superamento del bicameralismo perfetto.

Costoro dovrebbero invece incominciare a riflettere sugli errori commessi, soprattutto in questi ultimi anni quando, in preda ad una sfrenata e infondata ambizione maggioritaria, hanno tentato di imporre in modo unilaterale una riforma della Costituzione in senso neocentralistico e tecnocratico con un decisionismo che spazzava via complessità sociale, pluralismo e corpi intermedi. Tentativo ulteriormente peggiorato dall'Italicum prima e dal Rosatellum poi.

Aggiungerei il tentativo di abolire le Province cancellandone la elezione popolare, lasciandone in piedi la funzione amministrativa, con le difficoltà attuali dei territori ad avere una credibile programmazione d'area. Adesso si tratta di riprendere la faticosa strada delle riforme riconoscendo l'importanza strategica delle alleanze, del confronto e della collaborazione tra storie e identità diverse come quelle tra il M5S e le forze di sinistra e di centrosinistra per costruire un orizzonte politico comune da offrire agli italiani e all'Italia.

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