Venerdì, 19 aprile 2024 - ore 17.38

Gal ALLONI (PD): Una mozione per non disperdere l’esperienza del GAL dell’Oglio Po

Il futuro dei Gal verrà discusso nel corso del Consiglio regionale di martedì prossimo. Il 3 novembre la seduta sarà infatti dedicata agli atti di indirizzo e controllo e all’ordine del giorno verrà inserita una mozione, a prima firma Agostino Alloni, consigliere regionale del Pd, che riassume la vicenda dei Gruppi di azione locale.

| Scritto da Redazione
Gal ALLONI (PD): Una mozione per non disperdere l’esperienza del GAL dell’Oglio Po

Da quando è arrivata la nuova Misura 19 del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 sul sostegno allo sviluppo locale leader, Regione Lombardia ha, infatti, deciso che i 16 Gal lombardi vadano azzerati, compreso quello dell’Oglio Po che coinvolge il casalasco e il viadanese, a favore di altrettante nuove società, interpretando liberamente la norma europea. “Liberamente perché invece Veneto ed Emilia Romagna, ad esempio, prevedono il mantenimento dei Gal operanti”, tiene a sottolineare Alloni.

“Nella mozione chiediamo che la Giunta regionale si impegni ad attivarsi affinché insieme alla possibilità di costituire nuovi Gal non sia esclusa quella di mantenere quelli già costituiti, lasciando ai Comuni del territorio e ai diversi portatori di interesse locale, ogni decisione in merito alle modalità di partecipazione alla Misura 19 del Psr 2014-2020, a partire dal bando pubblicato sul Burl del 10 agosto scorso – fa sapere Alloni –. Inoltre, chiediamo che siano sostenute e valorizzate le esperienze già avviate dai Gal in tema di sviluppo locale, ma anche che siano apportate al bando della Misura 19 le integrazioni necessarie al fine di consentire anche ai Gal già attivi la possibilità di partecipare, anche come eventuali capofila, e di riconoscere, attraverso gli elementi di valutazione, il valore dell’esperienza già maturata. Vorremmo anche che si procedesse alla proroga del termine per la presentazione delle domande che ora è fissato al 15 dicembre”, ricorda Alloni.

“In questa regione parliamo tanto di autonomia e la Lega è la prima a riempirsi la bocca della parola sussidiarietà. Allora siano i territori, a partire dai sindaci e dai diversi portatori di interesse privati, a decidere a chi affidare i progetti e la loro gestione”, propone il consigliere Pd.

 

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