In merito alla gara sulla gestione piscina andata deserta, come Partito della Rifondazione Comunista di Crema possiamo sostenere per l'ennesima volta che lo avevamo detto.
La gestione di un servizio pubblico demandato a dei privati non può svolgere appieno le funzioni sociali e di tutela delle esigenze di una collettività, prerogativa invece di una gestione pubblica; non si tratta di non volontà dei privati che andrebbero a gestire la struttura ma di cause oggettive, il privato per sua natura deve fare utili e profitti e troppi vincoli diventano un ulteriore rischio di impresa, questa non è ideologia ma semplice analisi economica dei soggetti gestori.
Ben altre priorità e prerogative avrebbe invece, come da noi auspicato, un gestore pubblico, come peraltro il bando preparato dalla amministrazione provava a tutelare con i vincoli e clausole inserite, purtroppo il fatto che nessuno si sia presentato avvalora le nostre ragioni sulla incompatibilità delle tutele di un bene comune, pubblico e collettivo con le esigenze privatistiche.
La notizia che l'amministrazione poi non receda dall'intento di esternalizzare la gestione e che si appresterà a formulare un nuovo bando con probabilmente minori vincoli e clausole è una dichiarazione di sconfitta per puri motivi di bilancio, a subirne le conseguenze saranno per l'ennesima volta utenti e dipendenti.
Rifondazione Comunista Crema
