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GAS: LA RUSSIA VUOLE SERBIA E UCRAINA NEL SUO IMPERO

| Scritto da Redazione
GAS: LA RUSSIA VUOLE SERBIA E UCRAINA NEL SUO IMPERO

Il Presidente russo, Vladimir Putin, impone al suo collega ucraino, Viktor Yanukovych, l'ingresso nell'Unione Doganale, per garantire a Mosca l'egemonia sull'ex-URSS. Firmato con il Capo di Stato serbo, Tomislav Nikolic, una Dichiarazione per la costruzione nei Balcani del Southstream
Due accordi in tre giorni per affossare l'Unione Europea e l'indipendenza energetica di Bruxelles. Nella Giornata di Domenica, 26 Maggio, il Presidente russo, Vladimir Putin, ha incontrato il suo collega ucraino, Viktor Yanukovych, a Sochi.
Secondo una nota del Cremlino, Putin ha chiesto a Yanukovych la firma di un Memorandum per l'ingresso dell'Ucraina, come membro osservatore, nell'Unione Doganale.
Secondo i piani di Putin, l'Ucraina deve aderire all'Unione Doganale per evitare l'integrazione di Kyiv nell'Unione Europea e, di pari passo, rafforzare Mosca come attore della geopolitica mondiale.
L'Unione Doganale, concepita da Mosca per imporre l'egemonia della Russia nell'ex-Unione Sovietica, è già compartecipato da Bielorussia e Kazakhstan.
Oltre all'ingresso nell'Unione Doganale, Putin ha proposto a Yanukovych la creazione di un consorzio russo-ucraino per la ristrutturazione del sistema infrastrutturale energetico ucraino.
In cambio dell'operazione, che mira a garantire alla Russia il pieno controllo dei gasdotti dell'Ucraina, da cui transita la maggior parte del gas russo importato in Unione Europea, Mosca è pronta a concedere a Kyiv uno sconto sulle forniture di carburante, ad oggi pagate dagli ucraini a prezzi superiori a quelli imposti dal Cremlino a Germania e Francia.
Venerdì, 24 Maggio, il Presidente Putin, ha anche firmato con il suo collega serbo, Tomislav Nikolic, una Dichiarazione di Collaborazione Strategica nei settori dei trasporti, militare e tecnico-militare.
Sul piano energetico, la Dichiarazione stabilisce l'erogazione di un credito da Mosca a Belgrado di 1,7 Miliardi di Euro, ed  il totale finanziamento da parte della Russia del Southstream.
Questo gasdotto è concepito per veicolare 63 Miliardi di metri cubi di gas in Austria dalle coste meridionali della Russia attraverso il fondale del Mar Nero, Bulgaria, Serbia, Ungheria, Slovenia ed Italia.
Il pericolo per l'UE e la risposta della Romania
Se realizzato, il Southstream aumenta notevolmente la dipendenza dell'Unione Europea dalle forniture di gas della Russia, ed impossibilita a Bruxelles la realizzazione del piano di diversificazione delle fonti di approvvigionamento di energia.
Per veicolare gas dall'Azerbaijan, ed anche dal Turkmenistan, la Commissione Europea ha progettato il Corridoio Meridionale: fascio di gasdotti, tra cui il progetto più importante è il Nabucco.
Questo gasdotto è concepito per veicolare 30 Miliardi di metri cubi di gas azero all'anno in Austria dalla Turchia attraverso Bulgaria, Romania ed Ungheria.
In vista della realizzazione del Nabucco, la Romania ha approvato il collegamento dei gasdotti romeni con quelli della Moldova mediante la realizzazione della conduttura Jassy-Ungheni.
Questo gasdotto, lungo 43,2 Chilometri, cofinanziato dall'UE, è progettato per veicolare 1,5 Miliardi di metri cubi di gas all'anno dalla Romania alla Moldova, e garantisce a Chisinau fonti di approvvigionamento alternative a quelle della Russia, da cui l'economia moldava dipende fortemente, una volta realizzato il Nabucco in territorio romeno.
Nell'Ottobre 2012, la Moldova è stata costretta a congelare l'integrazione nella Comunità Energetica Europea per potere rinegoziare l'accordo con la Russia per le importazioni di gas, sulle quali Mosca ha paventato uno sconto in cambio dell'uscita di Chisinau dall'UE del gas.

Matteo Cazzulani
Freelance Journalist
m.cazzulani@gazeta.pl
http://matteocazzulani.wordpress.com
http://matteocazzulaniinternational.wordpress.com

28 maggio 2013

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