Venerdì, 10 maggio 2024 - ore 05.30

I maneggi dei politici: Marcello Dell’Utri |RAR

I furti allo Stato, le ruberie, le truffe, tutto a carico del denaro pubblico, hanno subito una lievitazione tale da compromettere l’equilibrio finanziario della nazione.

| Scritto da Redazione
I maneggi dei politici: Marcello Dell’Utri |RAR

Pochi elementi, insignificanti statisticamente, protetti dal potere politico hanno fatto man bassa dei beni dello Stato, sottraendo alla collettività le somme che sarebbero servite per equilibrare le sorti economiche delle varie classi, generando una sperequazione nella quale i ricchi, che rappresentano solo il 10 % della popolazione, sono diventati ricchissimi e molti  altri sulle soglie della povertà (la piccola e media borghesia che non supera il 30% della popolazione, mentre il resto, cioè il 60% della popolazione vive il disagio della povertà incombente o della miseria. Alcuni dei pubblici amministratori della cosa pubblica, sono caduti in mano alla giustizia che li ha chiamati a rispondere dei loro misfatti, ma non è accaduto nulla; un po’  di chiacchiere e poi il silenzio, accompagnato dalla memoria corta degli italiani. Sarebbe il caso di spolverare la polvere che nasconde il ricordo per svegliare i dormienti e chiarire che “i peggiori” sono ancora attaccati al potere politico e nulla hanno pagato per le loro ruberie. Non so se servirà a qualcosa, il mio limite è dato dalla mia rubrica che consta di 2.500 indirizzi e, quindi altr’e tanti lettori. Insufficienti per svegliare dal sonno, ma pur sempre un inizio. Così ci occuperemo di taluni personaggi dotati di bronzea faccia, i quali, malgrado accusati di reati gravi o gravissimi, pascolano ancora nei verdi prati della politica. I nomi li conosciamo tutti, ma non ricordiamo le loro colpe, spero che ciò serva a rinfrescare la memoria e rinnovare quel malumore che potrebbe cancellarli dalla vita politica. Citerò le fonti e inviterò a consultarle, fornendo le coordinate necessarie per facilitare la ricerca. Fra i tantissimi inizio con Marcello Dell’Utri, fuggitivo in tempo utile per non ritrovarsi obbligato a subire una condanna in procinto di passare in giudicato. Ma non è di questa condanna che desidero parlare, bensì della strana scomparsa di una quantità di libri antichi dalla biblioteca storica dei Girolamini a Napoli. L’intreccio è complesso, per cui invito a digitare il link appresso indicato  per rendersi conto in quale maniera il potere protegge  i malfattori e permette loro di lucrare sulla pelle di una intera nazione.

Rosario Amico Roxas

fonte: http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/01/29/biblioteca-girolamini-dellutri-indagato-a-napoli-per-concorso-in-peculato/482790/

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