Giovedì, 18 aprile 2024 - ore 20.47

I radicali polemizzano con il PD

| Scritto da Redazione
I radicali polemizzano con il PD

Obiettivo assassinare i radicali: alla regione Lazio, alla regione Lombardia, al Parlamento…
Come politica suicida davvero non c’è che dire: battono ogni possibile immaginazione.
Per le elezioni alla regione Lazio, il Partito Democratico, nel tentativo di far dimenticare al suo imbufalito elettorato che ancora chiede conto e spiegazione del fatto che i suoi numerosi consiglieri non si siano accorti di quello che combinavano i vari Fiorito, si inventa delle regole pretestuose: nessuno degli uscenti deve essere ricandidato. Che lo facciano a casa loro, lo si può anche capire, anche se poi è perlomeno stravagante che siano recuperati per la guida di municipalità o altro.
Però con il pretestuoso pretesto del rinnovamento il PD vuole imporre la sua “legge” anche agli altri. E quindi, pone come condizione per un alleanza con i radicali che si rinunci a Rocco Berardo e a Giuseppe Rossodivita. Vale a dire ai due consiglieri artefici della campagna che ha fatto venir fuori i magheggi della giunta Polverini, fatto emergere tutto il marcio che sappiamo. Il rinnovamento è questo: far fuori i radicali in modo che sia eliminata quella “diversità” che da tanto fastidio; e così poter tranquillamente continuare nella politica da ladri di Pisa di tutti questi anni.
Andiamo ora alla regione Lombardia. Gli analisti sono concordi: è tra le regioni considerate più in bilico, anche se la coalizione del centrodestra appare in netta rimonta. La distanza dalla coalizione di centrosinistra risulta attorno al 3,5 per cento nel sondaggio Ispo-“Corriere della Sera”. Il voto in Lombardia può avere un riverbero sia al Senato che per la Regione. Tutto quello che il PD sa fare, è far fuori proprio quella forza politica che ha denunciato in solitudine e svelato tutti gli imbrogli consumati all’ombra del Pirellone.
Quello che si fa a livello nazionale poi è sotto gli occhi di tutti. Questo per i “comportamenti”. Per quel che riguarda i programmi, è una gara a chi promette l’abbassamento della pressione fiscale (ma cos’hanno fatto, finora? E perché si dover dare loro credito?); promettono sviluppo dell’economia e politiche per l’occupazione (ma cos’hanno fatto finora? E perché si dovrebbe dare loro credito?).
Tra qualche giorno, a fine gennaio, come tutti gli anni, a Roma e in tutti gli altri distretti giudiziari, si apriranno gli Anni Giudiziari; sarà l’occasione per un bilancio dello stato della Giustizia in Italia. Non è difficile immaginare che sarà una radiografia impietosa.
Ci verrà ricordato che un buon 85 per cento dei reati commessi risulta impunito: non si riesce neppure a individuare il responsabile. Cosicché accade che quel minimo di efficienza nelle galere e nei palazzi di giustizia che c’è, lo si deve al fallimento e all’inefficienza in cui versa l’intero mondo della giustizia: se per artificio accadesse un giorno che tutti i reati, o anche solo la metà, venissero perseguiti, in appena cinque minuti tutte le carceri e i palazzi di giustizia letteralmente esploderebbero.
Ci diranno che i risarcimenti per ingiusta detenzione (e ottenerli è un supplemento di pena), costano circa 46 milioni di euro l’anno; e poi le prescrizioni: sono 165mila circa ogni anno, riguardano anche reati gravi; è un’amnistia quotidiana, silenziosa, di classe che si consuma da anni. Non è solo un’ingiustizia nei confronti del cittadino che si vede negato un diritto – quello alla giustizia – di cui ha diritto; è anche un ulteriore, gravoso, costo sociale: altri 84 milioni di euro l’anno che se ne vanno in fumo.
I Pierluigi Bersani e i Silvio Berlusconi, i Nichi Vendola e gli Antonio Ingoia, i Beppe Grillo e i Pierferdinando Casini, e quanti si preparano alla scalata di Palazzo Chigi e del Quirinale, i compilatori di programmi elettorali e di governo, su questo non dicono nulla, sembra non abbiano nulla da dire. E’ per questo che vogliono espellere e cercano di assassinare i radicali.

14.1.2013

Valter Vecellio
direttore del giornale telematico
“Notizie Radicali”

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