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I sondaggi danno speranze alla Democrazia |RAR

| Scritto da Redazione
I sondaggi danno speranze alla Democrazia |RAR

In una sola settimana i sondaggi offrono lo spettacolo di due forme di protesta; da destra la rabbia di chi è stato condannato in tre gradi di giudizio e non vuole arrendersi all’evidenza di una sconfitta che lo sta emarginando dalla vita politica; dall’altra la protesta costruttiva portata da Renzi all’interno del  governo, fin oggi debole e sottomesso ai ricatti di Berlusconi e del berlusconismo, che sta impossessandosi del coraggio del fare, libero dal giogo che Berlusconi voleva imporre assimilando le sue personali sorti penali a quelle dell’intero paese, arrivando anche a minacciare una rivoluzione nel caso di un suo arresta. Formulare una simile minaccia non è argomento di campagna elettorale, ma un ulteriore reato meritevole di arresto immediato, che solo la pazienza delle istituzioni non effettua con procedimento di urgenza. Non si tratta di manacce campate in aria, frutto di sconnessa nevrosi , e lo dimostrano le manifestazioni violente di questi giorni, con l’intervento di esagitati retribuiti dell’estrema desta nazi-fascista.

Oggi Berlusconi sta mostrando tutto il pericolo che rappresenta per la democrazia, mentre gli elettori stanno cominciando a rendersi conto del peso specifico dell’uomo e cominciano a negare il consenso del quale lo stesso si vanta e3de esibisce come una clava minacciosa.

L’accoppiata che si vorrebbe prospettare è quella agognata da Berlusconi che vorrebbe inglobare Grillo e i suoi voti, cominciando già da subito a votare gli emendamenti grillini, voti che servono a Berlusconi per sondare le reazioni dell’elettorato di destra; ma si tratta, o si tratterebbe, di una alleanza perdente, perché confesserebbe la priorità dell’acquisizione del potere alla progettazione costruttiva per affrontare e risolvere la crisi. Addirittura Berlusconi idealizza una nuova larga convergenza inghiottendo Renzi, così che da sconfitto vorrebbe trasformarsi in unico vincitore, abusando dei meriti altrui.

Non bastano gli odierni risultati dei sondaggi che danno il PD in aumento di ben sei punti in una sola settimana, bisogna puntare in alto  per infliggere a Berlusconi & C. (Al Fano non vede l’ora di rientrare nella tana del suo capo e padrone di sempre), mentre la Lega dovrà pensarci due volte prima di legarsi al carro sgangherato degli sconfitti. Avanza l’ipotesi di eliminare politicamente il pregiudicato e togliergli l’argomento principe di una sua sconfitta giudiziaria. C’è di mezzo la democrazia, il welfare, la politica sociale, per bloccare l’avidità del capitalismo finanziario e borghese che ha fatto produrre denaro al denaro, senza generare progresso, sviluppo, posti di lavoro, competitività e ricerca.

Il capitalismo ha imboccato la via della decadenza, non avendo saputo accettare i limiti imposti dalle idee, alternative alle ideologie, riconoscendo al denaro e al lavoro pari dignità, per promuovere una nuova forma di collaborazione produttiva a salvaguardia degli interessi sia del capitale denaro che del capitale lavoro, eliminando i privilegi che hanno arricchito i già ricchi, ma portando l’intera nazione sull’orlo del più profondo baratro.

E’ il momento di sentirsi tutti in campagna elettorale, perché non si può lasciare l’iniziativa a Berlusconi di continuare a mentire, minacciare e accusare la magistratura, dichiarandosi innocente malgrado i tre canonici gradi di giudizio. Una campagna elettorale che ha tutte le prerogative di un’ultima spiaggia, una malaugurata vittoria di Berlusconi porterebbe l’Italia indietro di due secoli, quando i proprietari dei mezzi di produzione imponevano le loro leggi, le loro esigenze e i loro più stretti interessi.

Rosario Amico Roxas

2013-12-14

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