Giovedì, 16 maggio 2024 - ore 02.07

Il futuro è aperto | Massimo Negri

| Scritto da Redazione
Il futuro è aperto | Massimo Negri

Cari amici di Welfare Cremona,

 

in un libricino scritto a quattro mani da Vittorio Foa e da Federica Montevecchi,

Le parole della politica” (Einaudi, 2008) si respira la saggezza di uno dei padri nobili

della sinistra italiana e la freschezza di una ricercatrice presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università di Parma. Preoccupati dal degrado del linguaggio politico, gli autori ne

indagano le cause indicando qualche possibile rimedio. Forse il degrado è il riflesso

dell’agire pensando solo a se stessi; quando, invece, fare politica dovrebbe voler dire pensare

agli altri perché “la parola è un impegno verso qualcuno, verso qualcosa”. Altrimenti “la parola

è nel vento”. Il degrado del linguaggio politico non è perciò solo un problema di parole ma di comportamenti pratici talvolta mediocri se non negativi. Fatto che alimenta l’anti-politica e  allontana i cittadini, delusi, dalla politica con effetti a lungo andare nocivi per la democrazia.

 

La buona politica è invece data da diverse visioni d’insieme - disposte, ad esempio, lungo la linea classica (centro)destra versus (centro)sinistra - in libera competizione e nelle quali c’è spazio sia

per il professionismo politico sia per la partecipazione influente dei cittadini. Un sistema efficiente richiede competenze specifiche in grado di risolvere i problemi comuni e ispirazioni ideali volte a orientare e a dare un senso all’agire collettivo. Da questo punto di vista, la democrazia – bene universale - è il terreno in cui tutti, eletti ed elettori, sono chiamati a svolgere il proprio ruolo.

A noi cittadini, in particolare, è demandato il compito periodico di votare ma anche, poi, di vigilare, esprimere idee ed esercitare il diritto di critica, forti del motto socratico secondo cui “bello è il rischio del pensare”.

 

Da ultimo, ma non meno importante, il futuro è aperto, al progresso, al regresso o alla conservazione dello status quo. Con l’avvertenza che il linguaggio politico è un fattore

dinamico che evolve col mutare del tempo, gli autori del libro invitano a ricercare insieme

parole e azioni coerenti, tese a migliorare la vita della comunità.

 

Cordiali saluti

Massimo Negri – Casalmaggiore (CR)

 

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