Lunedì, 29 aprile 2024 - ore 06.46

Il punto di Rosario Amico Roxas. …E qui comando io!

Il commento del nostro opinionista parte dall’elezione di Virginia Raggi a Sindaco di Roma

| Scritto da Redazione
Il punto di Rosario Amico Roxas. …E qui comando io!

Era intuibile che a Roma, con l’elezione di Virginia Raggi, si sarebbero scatenati i poteri forti, abituati a confrontarsi con i poteri politici in condizione di superiorità delinquenziale. Una giovane di belle speranze, ma di pochissima esperienza, si ritrova, adesso a dover scalare un sesto grado a mani nude, con “competitor” che dall’alto le scagliano sassi e nascondono la mano. Non può godere neanche dell’appoggio del suo schieramento, perché quei pochi che hanno potere decisionale non riescono a mettersi d’accordo tra di loro, convinti, ognuno per conto proprio, di possedere le chiavi della buona amministrazione.

Sono tanti, invece, gli esempi di mala amministrazione che coinvolgono i 5 Stelle, da Parma a Gela, con Sindaci colpevoli di pensare con la propria testa, espulsi, perché tra i 5 Stelle di testa pensante deve essercene una sola, e non è certo la migliore disponibile. Il Sindaco di Gela, Domenico Messinese, ha suggerito alla Raggi di pensare con la sua testa, anche se lui stesso, che lo ha fatto, ha pagato con l’espulsione, ritenuto colpevole di “lesa maestà”.

Non è credibile che in una città cosmopolita come Roma, ricchissima di storia, non esistano persone oneste, in grado di gestire l’amministrazione comunale alla luce del Bene Comune; non è credibile e, di conseguenza, non è accettabile, che i nomi che circolano siano sempre gli stessi, transitati da un governo colluso a un altro corrotto. Personaggi indicati, anche se ancora non scelti, per soddisfare le esigenze di ben identificati gruppi di potere, che agiscono nella penombra del malaffare. In mezzo ad un tale bailamme non riesce a emergere, né con la volontà né con l’esercizio del potere che le ha dato il popolo elettore, questa fanciulla che, finora ha esposta se stessa in foto che la ritraggono con tanto di fascia tricolore, sorridente e, (quasi) soddisfatta di se stessa. Il decisionismo della Appendino a Torino non deve illudere nessuno, perché sta correndo il rischio di venire espulsa dal Movimento, sempre con la medesima accusa di lesa maestà, con l’aggravante della penalità di 250 mila euro da versare nelle casse pentastellate.

Quanti si sono riversati a votare 5 Stelle, speranzosi di assistere a un’inversione di rotta, si mettano l’animo in pace (stiano sereni, direbbe Renzi), perché l’itinerario che si sta presentando ha solo una variabile, di male in peggio, con Di Maio che aspira alla poltrona di Renzi.

Rosario Amico Roxas

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